Che il bel faccino di Patrick Dempsey fosse sprecato per un pubblico ampio, ma comunque limitato come quello del piccolo schermo e delle serie Tv, era emerso subito dopo l’enorme successo che l’attore aveva suscitato con indosso il camice bianco nel fortunato Grey’s Anatomy. L’occasione di mostrarsi in tutta la sua (presunta?) bravura arriva con una nuova ed ennesima commedia sentimentale, distribuita dalla Sony ed in uscita nelle sale italiane il 12 giugno: Un amore di testimone.
Il cuore della storia è la vecchia idea di non riuscire a vedere l’amore che ci sta vicino. Tom (Dempsey) è un uomo affascinante che conquista facilmente le donne, ma che non si vuole impegnare. L’unica creatura di sesso femminile con cui sia riuscito ad instaurare un rapporto duraturo è la sua migliore amica Hannah, interpretata da Michelle Monaghan, conosciuta ai tempi dell’università. Sarà necessario un pretesto, un viaggio di lavoro in Scozia per Hannah, per far capire a Tom che la sua non è solo amicizia, ma qualcosa di molto più intenso. Il destino è però beffardo e proprio quando Tom è sul punto di dichiararsi Hannah lo spiazza invitandolo alle sue nozze con un ricco e aitante scozzese conosciuto durante il viaggio. Unico espediente per sabotare il matrimonio e conquistare il cuore dell’amata? Decidere di partecipare ai preparativi del banchetto in veste di damigella/o d’onore. Molto positiva la prova di Dempsey che quasi da solo tiene in vita il film e che poco viene spalleggiato dalla Monaghan, la quale lascia parlare il suo fascino angelico senza mai aggiungere quel qualcosa in più al copione, come invece riesce a fare il suo collega.
Dempsey oltre allo sguardo da rubacuori mette in mostra una notevole verve comica e si cala senza troppi divismi in questo ruolo divertente, ma non privo di spunti riflessivi. Teatro delle peripezie amorose una New York sempre affascinante ed i paesaggi incontaminati delle campagne scozzesi che fanno sognare ad occhi aperti. Molto azzeccata la colonna sonora che miscelando ballate classiche a nuove hit del momento scandisce alla perfezione i tempi della narrazione, “rendendo partecipi” giovani e meno giovani.
Il film, pur non distinguendosi per l’originalità, riesce comunque ad appassionare lo spettatore per i 100 minuti della pellicola. Una commedia semplice ma efficace, che intrattiene piacevolmente e che unita al lato romantico porta a tifare per l’insolito damigello d’onore.