Premi ciak: oltre la critica

           
                   Mastandrea e Virzì incoronati dal pubblico

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Non paghi di due mesi in cui si sono susseguiti riconoscimenti prestigiosi quali i David di Donatello e poi i premi assegnati dalla giuria di Cannes fino a terminare con le categorie premiate al Festival internazionale del Doppiaggio, si è svolta due giorni fa a Roma una serata speciale per la consegna di un premio tutto italiano come quello del Ciak d’oro. Assegnato a partire dal 2001 per le categorie tecniche da una giuria di critici e giornalisti di cinema i lettori della rivista specializzata diretta da Piera Detassis anche quest’anno hanno votato ed eletto il Miglior Film Straniero, il Miglior Attore e la Miglior Attrice Protagonista, la Miglior Regia ed il Miglior Film.

{mosimage} Il riconoscimento, pur non godendo di considerazione e fama internazionale, rappresenta ad ogni modo uno spunto interessante per poter decifrare gusti e preferenze, del pubblico che normalmente affolla le sale del nostro paese, su quanto offerto dal panorama cinematografico nell’ultimo anno. Partiamo quindi dalle piacevoli sorprese di questa edizione 2008. Miglior Attore Protagonista è stato votato quel Valerio Mastandrea interprete del film Non pensarci di Gianni Zanasi che sembra finalmente aver raggiunto una maturità artistica tale da avergli permesso di superare attori del calibro di Moretti e Servillo. Ma il nome di Mastandrea non è stata l’unica novità di questa edizione; basti pensare che per ben 12 premiati si è trattata di una prima volta, segno evidente che il tanto criticato cinema italiano sta portando avanti un lento ma progressivo processo di svecchiamento e rinnovamento. Un abituè dei ciack D’oro come Margherita Buy (ben otto) si è confermata miglior attrice protagonista per Giorni e Nuvole mentre miglio film è stato votato Tutta la vita davanti di Virzì. Un lungometraggio che ha saputo toccare le corde dell’emotività degli spettatori andando ad affrontare una tematica sociale quanto mai attuale come quella del precariato e della sua manifestazione forse più squallida: il  controverso mondo dei call center. Per la stessa pellicola premiata Sabrina Ferilli come Miglior Attrice non Protagonista mentre il corrispettivo Ciak d’oro al maschile è andato ad Alessandro Gassman per Caos Calmo. Curiosa e allo stesso tempo intrigante un’iniziativa portata avanti dal giornale che tramite la sua redazione ha designato il premio Ciak D'Oro "bello & invisibile", assegnato ogni anno al film giudicato piu' meritevole e maggiormente penalizzato al botteghino: la scelta è caduta sulla pellicola-fenomeno Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.

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