Un plot spensierato e libertino per l'Allen europeo
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Il primo gesto istintivo una volta usciti dalla proiezione di Vicky Cristina Barcelona sarebbe quello di raggiungere la più vicina agenzia turistica e prenotare un fantastico week end in terra iberica per visitare la capitale spagnola e la vicina cittadina di Oviedo. Le due città sono infatti a pieno titolo protagoniste del film con e insieme ai quattro personaggi raccontati dall’occhio critico di Woody Allen. Un film che per stessa ammissione del regista americano è stato fortemente sponsorizzato e voluto da una casa di produzione spagnola che ha messo sul tavolo un bel gruzzolo di dollaroni. E ormai per Allen ciò che più conta nel mondo cinematografico, anche più di una buona sceneggiatura, sono i finanziamenti economici.
Dopo la parentesi della trilogia londinese Allen torna ad affrontare in questa pellicola il tema dell’amore; un topos a lui caro dai tempi di Io e Annie. Prendendo spunto da una frase del poeta Denis de Rougemont secondo cui quando l’amore viene corrisposto, smette di essere romantico Woody indaga sulle difficoltà che si celano dietro un triangolo di passione, pulsione e ossessione amorosa. Un triangolo le cui facce hanno le sembianze Di Bardem, della Cruz e della Johansson. Con una incognita rappresentata dal personaggio di Rebecca Hall che renderà ancora più precari i fragili equilibri conquistati. Vicky (Hall) e Cristina (Johansson) sono due amiche che decidono di trascorrere l’estate a Barcellona. La prima per ricaricarsi in vista del matrimonio imminente, la seconda per sfuggire dai fantasmi dell’ennesima storia finita male. L’incontro con l’affascinante pittore Juan Antonio stravolge tutti i loro possibili piani. La proposta (indecente?) di partire con il suo aereo privato per trascorrere due giorni ad Oviedo in modo da apprezzarne le bellezze artistiche e culinarie nonché fare l’amore tutti insieme scardina ogni precario equilibrio nella vita delle due ragazze. Accetteranno l’ardita proposta di Juan Antonio? Allen ci racconta come nella vita e nell’amore gli imprevisti possono essere dietro ogni angolo e risultare a volte come una pura boccata d’ossigeno all’interno di rapporti ed esistenze spesso inclini alla monotonia. Stravolgendo ciò che la ragione, i valori acquisiti e le tradizioni sembrerebbero imporci. Ma allo stesso tempo vuole forse farci aprire gli occhi di fronte alle difficoltà di portare avanti un rapporto di coppia con successo. E così nonostante Antonio si professi ancora innamorato della ex moglie Maria Elena, interpretata da una seducente Penelope Cruz, il loro rapporto troppo morboso e ossessivo gli impedisce di viverne la quotidianità. I due però sembrano trovare il giusto compromesso ai loro continui litigi nel condividere un rapporto a tre insieme con Cristina, che nel frattempo è diventata la compagna di Antonio. Cristina diventa l’elemento mancante in grado di poter mediare tra due caratteri troppo simili che inevitabilmente finirebbero con lo scontrarsi e il respingersi. Ma per quanto tempo accetterà questa situazione? Il film affronta temi molto delicati con una leggerezza di fondo che solo Woody Allen può utilizzare. E la sua riuscita si basa in gran parte sul trio di attori protagonisti di assoluto livello su cui risaltano nella narrazione gli scontri verbali tra Bardem e la Cruz recitati in un mix linguistico ispanico-inglese. Un invito a riflettere sulla difficoltà nel raggiungere una intimità di coppia che molto spesso è pura illusione e su come si preferisca non percorrere sentieri nuovi per rimanere nelle certezze di un rapporto sicuro e stabile.
Titolo Originale: VICKY CRISTINA BARCELONA
Regia: Woody Allen
Interpreti: Scarlett Johansson, Javier Bardem, Penelope Cruz, Patricia Clarkson, Kevin Dunn, Rebecca Hall, Pablo Schreiber, Carrie Preston
Durata: h 1.30
Nazionalità: USA, Spagna 2008
Genere: commedia