Titoli e mostre ad ampio raggio al FilmFestival
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Festival multistrato quello capitolino versione autunno 2008, come impone l’etichetta istituzionale, diviso tra red carpet zuppo di pioggia e manifestazioni antiriforma. Un mix afrodisiaco ben coordinato, se non fosse altro per il talento dilagante di alcuni autori e per la marea di giornalisti under 30 che affollano l’Auditorium. Se proprio Festa per la gente ancora non è stata, almeno il pubblico giovane (e giovanile) ha dato segni di gradimento, convergendo tra le sale, il teatro studio e gli aperitivi al Red. Questo primo successo, dopo soli quattro giorni di proiezioni, non può che soddisfare gli amanti di tale rassegna.
{mosimage} Tra la selva di pellicole presentate nelle varie sezioni, occhio particolare alla chicca Estomago di Marcos Jorge, caldamente consigliato perché porta una boccata d’aria fresca nel panorama stantio di signore imbellettate e melò, anni luce dalla gomorriana visione del mondo. Ma anche zohaniana se passate il gioco di parole, nel senso che l’idea cinematografica viene sempre premiata, che si rida o si getti uno sguardo nell’abisso della cronaca nera. Parlando di cronaca appunto, verrà presentato in concorso oggi Un gioco da ragazze, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Cotti, che sta già facendo discutere per il divieto ai minori di 18 anni imposto dalla commissione di censura. Un divieto contro il quale la 01, società produttrice del film, ha già fatto ricorso per cercare di ottenere almeno un abbassamento del divieto, danno economico nel caso notevolissimo. A difesa del film, il 26enne regista Matteo Rovere (esordiente in un lungometraggio), che ha dichiarato di aver cercato di descrivere alcuni aspetti della realtà giovanile nel tentativo di suscitare una riflessione sul tema del bullismo al femminile: “Meredith Kercher viene uccisa tutti i giorni per fare audience e – prosegue – manca l'educazione ai sentimenti. Io sono molto deluso dalla società in cui viviamo, perché è incapace di produrre stimoli che diano ai ragazzi la voglia di vivere”. Altra tappa odierna del circuito commercial è rappresentata dal fenomeno Disney High School Musical 3: Senior Year. Nel film i diplomandi Troy e Gabriella affrontano la prospettiva della separazione, dovendo proseguire gli studi in college diversi. Affiancati dagli altri membri dei Wildcats, mettono in scena un elaborato musical di primavera, che riflette le loro esperienze, aspettative e paure per il futuro. Dedicato ai teenager che in questo momento protestano contro la Gelmini. A seguire verrano mostrati al pubblico anche Il passato è una terra straniera, opera della maturità per Daniele Vicari, che dopo Garrone e Sorrentino, è uno dei cineasti più brillanti dell’attuale cinema italiano (ricordiamo su tutti Velocità Massima), il classico western in salsa americana, portato a Roma da Ed Harris, qui attore e regista, che fa coppia con Viggo “Aragorn” Mortensen, presente in conferenza stampa col pubblico, per contendersi il cuore dell’avventuriera Zellweger in Appaloosa. Infine The Duchess, interpretato da Keira Knightley, stella assente in passerella, nobildonna del ‘700 per il biopic di Saul Dibb. La vita in costume di Georgiana Spencer, duchessa del Devonshire, ma anticonformista nell’animo, nonché prozia di Lady D. Una Johnny Depp al femminile, libertina e determinata al punto giusto, nata però, nell’epoca sbagliata. Come al pranzo pasquale, preparatevi ad assaporare tutte queste portate.