La Monroe continua a far parlare di sè
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“Appartenevo al pubblico come mai a nessun altro”. L’incipit sulla storia di Marilyn Monroe (al secolo Norma Jeane Mortenson) è anche la sintesi della sua intera e troppo giovane esistenza, parole proprio da lei pronunciate e fulcro di partenza per il libro scritto da Jenna Glatzer, Marilyn Monroe – Tesori e ricordi della diva che incantò il mondo, edito da White Star. Nel firmamento hollywoodiano poche star hanno infiammato all’unanimità le platee del mondo intero, per poi entrare nel mito e nella leggenda delle celebrità scomparse prematuramente. Lei, così come Elvis, è stata una di quelle, un’esistenza per molti versi turbolenta e culminata in maniera alquanto misteriosa.
L’opera, molto didascalica e riccamente illustrata, propone una visione strettamente connessa alla vita professionale dell’attrice americana, scomparsa a Los Angeles il 5 marzo 1962. Molti sono gli allegati presenti al fascicolo, comprese fotografie dettagliatissime della cronistoria della diva, oltre alle copie delle missive scambiate dalla stessa Monroe con quelle persone che allora ruotavano attorno alle grandi major del cinema a stelle e strisce. Questo volume contiene una brillante narrazione biografica della diva e presenta numerose immagini inedite e alcuni cimeli mai pubblicati, compresa la rosa dipinta dalla diva stessa ad acquerello e regalata al presidente John F. Kennedy in occasione del suo compleanno. Bellissima e seducente, grazie all’innata grazia che accompagnava con un conturbante sex appeal e un’ammaliante presenza scenica, Marilyn ha incarnato un secolo di stile, bellezza e fascino ineguagliato. La Glatzer ne mostra ogni lato del focoso carattere, in quanto Marilyn era ossessionata dall’immagine pubblica che il suo candore romantico portava marchiato con sé: “Essere un sex symbol è oneroso, specie quando si è stanchi, offesi e confusi”. L’indagine sul lato artistico dell’interprete di A qualcuno piace caldo, si mescola continuamente con la sua vita privata, poiché come spiega l’autrice nel suo focus, spesso a quei livelli di fama non ci si stacca mai completamente dal ruolo interpretato. Nemmeno a riflettori spenti. Un tomo ben scritto, completo ed esaustivo che scava nelle torbide relazioni tra la Monroe e i principali boss degli Studios, i quali per anni se la sono contesa a colpi di dollari, portando forse involontariamente a quella depressione tipica di un certo divismo. Dalla famosa scritta sull’Hollywood Boulevard, il noto marciapiede di Los Angeles, alla scritta su una lastra di marmo è trascorso troppo poco tempo e il libro in questione ne analizza passo dopo passo “l’inesorabile” processo di avvicinamento. Tutto questo e molto di più è contenuto nel libro, che racconta una vita fuori dall’ordinario, la storia di una donna che nel 1945 passò dal suo lavoro come ispettrice di paracaduti, alla carriera di modella e poi di attrice cambiando nome e vita. Il volume riporta le parole della stessa Marilyn, tratte dalle sue interviste e citate da intimi conoscenti, nonché riproduzioni di documenti originali e moltissime immagini inedite sia a colori che in bianco e nero. Il fascino carismatico emanato da Marilyn Monroe, diventato sogno proibito per milioni di cinefili a cavallo degli anni ‘50 e ‘60, ha contribuito a renderla una vera e propria icona della cultura pop, un mito destinato a rimanere sospeso nel tempo. La biografia autorizzata della giornalista statunitense rivela al pubblico una vita bellissima solo all’apparenza, costellata da un umore in costante mutamento (si sentiva “incompleta”) e da una personalità a tratti debole a cui la grande Marilyn non ha saputo opporsi e che, attraverso una serie di congetture, ha portato questa grande stella a bruciarsi lentamente. Senza però mai spegnersi del tutto, vivida ancora oggi nel ricordo delle migliaia dei suoi ammiratori.