Tarantino calza la storia e la riscrive a pennello
{mosimage}
“Credo che questo sia il mio capolavoro”. Se un regista pone come firma sulla sua ultima opera una frase del genere, allora c’è da considerare tutte le opzioni. Opzione uno è folle, opzione due è un genio, opzione tre è Quentin Tarantino e allora bisogna dargli retta. Perché “Inglorious Basterds”, “Bastardi senza gloria” è sinceramente un grandissimo film, zeppo di ogni citazione cine-letteraria possibile da dover assaporare ESCLUSIVAMENTE in lingue originali (si parla in tedesco, francese, inglese e una scena cult in italiano).
150 minuti sono 2 ore e mezza di film parlato, girato a tratti come un muto degli anni 20, ma denso di azione svelata solo nella sua catarsi distruttiva, tipica del miglior pulp sanguinario dello zio Quentino. Che rilancia: benvenuti al delirante racconto di una vendetta senza gloria. In realtà parliamo di south jankees contro deutsh radical-chic, ovvero Nazi contro Bastardi, ovvero Landa contro Pitt – Aldo Raine, una “pioggia” di scalpi che rovescerà il regime. L’epopea guerrafondaia della storia raccontata in un universo parallelo, dove i patti vengono rispettati (quasi) sino in fondo e dove il bene trionfa, ma a carissimo prezzo. La linearità degli eventi narrati, pur su piani di racconto equidistanti, la suddivisione in capitoli e il crescendo finale sono l’apice di una carriera sopra le righe, che risorge dai fasti degli anni ‘90. Tutti contro tutti, o meglio tutti contro il Nemico, questa è la filosofia di Tarantino che per la prima vera volta mostra una violenza dai connotati educati, il mostro con le scarpe firmate, pronto a vendersi come un mercenario qualsiasi. Personaggi densi e spesso senza valori, specchio di una passione senza confini per questo lavoro. Il plot che ne vien fuori è un affresco storico tramutato in opera d’arte, la quale con pochi intoppi giunge alla chiusura del sipario, un approdo viscerale che strappa il sorriso e dona fiele al gusto inaridito dello spettatore più alla moda.
Quello che ama Quentin e lo riconosce dai suoi passi decisi dentro il cinema, mentre arde di celluloide nel vero senso della parola. Quel tripudio del monologo che Enzo Cavallari nel suo cameo si è solamente sognato di poter afferrare. C’era una volta nella Francia occupata dai nazisti…la creazione in atto di un capolavoro.
(Inglourious Basterds) Regia: Quentin Tarantino – Cast: Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Melanie Laurent, Diane Kruger, Mike Myers – Genere: Colore 154 minuti – Produzione: USA 2009 – Distribuzione: Universal Pictures Italia – Data di uscita: 2 ottobre 2009