Viaggio alla ricerca dell’arca perduta
2012. Mancano tre e anni alla fine del mondo. Poco più in effetti, visto che il giorno esatto in cui la crosta terrestre cederà è identificato da millenarie profezie Maya per il 21 dicembre, come ormai quasi tutti voi saprete. Barzellette? Fantasie? Non si sa, come non sappiamo perché parlarne ora e non pochi mesi prima della catastrofe planetaria. Colpa dei neutrini e della loro reazione innescata dalle eruzioni solari, almeno stando al forte sottotesto nucleologico collegato al plot di Roland Emmerich, vero portatore di messaggi fantambientalisti dell’ultimo decennio.
Regista di indubbie qualità visive che tramuta in emozioni e sobbalzi sulla sedia, al contempo rende mirabolanti, sequenze che non hanno attinenza alcuna con la circostante realtà fisica. E per fisica intendiamo John Cusack, lo stralunato protagonista (bravo, se lo script fosse sempre lo stesso..), che arranca con la limousine per le devastate strade di Los Angeles, mentre un altro manipolo di attori si sobbarca un’inversione polare terrestre e finisce a maniche corte sulla catena dell’Himalaya. Roba da amputazioni per congelamento. Tolto questo, tolta l’ironia forzata che stride con momenti di maggiore pathos, il resto non è da buttare. Anzi, l’ansia è palpabile e gli effetti visivi straordinariamente efficaci. 2012, come lo hanno definito alcuni, è un trionfo popolare di sentimentalismi e pulsioni catastrofiche, al quale, aggiungiamo noi, raggiunge vette di simbolismo cinematografico che rischiano di far sbandare anche il più appassionato degli spettatori. Se pure fossimo stati avvertiti, dove saremmo mai potuti scappare? Umanesimo, umanità, rinascimento e rinascita. Sta a voi pescare tra le tanti chiavi di lettura che il pampleth della Columbia Pictures offre a chi si mette seduto comodo in sala, senza il rischio (ma ne siete sicuri?) di essere inondati. Poi, che vi piaccia o meno è un mero gusto di critica, se strappate il biglietto è per rendervi consci che il nostro pianeta come lo intende l’intera umanità sta per finire. Magari invece no, magari invece tra una risata e l’altra, specie dedicata alla figura ormai sempre più tragicomica dell’Italia, c’è il tempo per riflettere sul terzo mondo e sopperire al messaggio devastante che la pellicola offre. Esplosioni, crolli, terremoti, tsunami e l’alba di un nuovo giorno.
(2012) Regia: Roland Emmerich – Cast: Amanda Peet, John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Thandie Newton, Danny Glover, Oliver Platt, Woody Harrelson – Genere: Azione, Drammatico, Fantascienza colore, 158 minuti – Produzione: USA 2009, Sony Pictures Entertainment, Centropolis Entertainment, Farewell Productions – Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia – Data di uscita: 13 novembre 2009