UNA VITA PER IL CINEMA: EDIZIONE NUMERO 31
I cinquanta-sessanta sono stati gli anni migliori per il cinema italiano. Proprio in quel periodo fu instituito il premio ideato dal giornalista e sceneggiatore Alessandro Ferraù che lo scorso anno, dopo un periodo di oblio, è stato riportato in auge dall’omonima associazione, raccogliendo il consenso degli addetti ai lavori, della critica e dei molti rappresentati istituzionali.
Il riconoscimento si distingue dalle numerose onorificenze già esistenti perché dedicato alle maestranze: coloro che con il proprio lavoro garantiscono il successo di una pellicola ma che non godono della celebrità delle stelle del firmamento cinematografico. Lavoratori che sono a tutti gli effetti il baluardo, la colonna portante dell’industria cinematografica italiana.
La serata di premiazione Una Vita per il Cinema si terrà il 9 giugno 2010 allo Spazio Novecento, nel quartiere romano dell’Eur, e sarà presentata da Margherita Ferrandino, esperta di cinema giornalista di Rai Tre.
Sul palco, davanti a una platea di 350 ospiti, saliranno i volti più amati del cinema italiano che, per una volta nelle vesti di premiatori, assegneranno Medaglie d’Oro alle maestranze: a capogruppo delle comparse, aiuto registi, agenti, truccatori, parrucchieri, sarte, costumisti, pittori, arredatori, addetti ai mezzi tecnici, tecnici della fotografia, del suono, di sviluppo e stampa e impiegati.
Quattro le tipologie di premio assegnate:
– Le Medaglie d’Oro. Una Vita per il Cinema, alle maestranze, a chi ha lavorato lontano dalla luce dei riflettori e si è distinto con la propria professionalità.
– La statuetta della Vittoria di Samotracia, assegnata a produttori, distributori, esercenti cinematografici e artisti che hanno registrato un grande successo di pubblico.
– Penna d’Argento a giornalisti del settore cinematografico.
– Premio speciale Targhe Annuario del Cinema Italiano
Una giuria di addetti ai lavori, stabilirà l’attribuzione e le motivazioni dei premi.