LE 4 RAGAZZE DI NEW YORK IN VACANZA AD ABU DHABI
Business is business. Bastano forse queste tre parole a descrivere più di tante altre il pragmatismo americano. E di certo i produttori della serie Sex and the city non hanno fatto sconti nell’eseguirle alla lettera. Approda così sugli schermi di tutto il mondo il secondo capitolo cinematografico della serie al femminile per eccellenza.
In questo nuovo episodio ritroviamo le 4 eroine a due anni di distanza da dove le avevamo lasciate: con i loro più profondi desideri realizzati e avviate verso un’esistenza serena e felice. Ma la vita riserba sempre sorprese inattese e gli sceneggiatori hanno cercato ancora una volta di stravolgere gli ingredienti in gioco. Questa volta però non riesce il cocktail perfetto ed anziché un Manhattan ci si ritrova a digerire un semplice analcolico.
L’intera storia difetta dei due degli ingredienti principali, il sesso e la città ovvero New York. Gran parte del film è infatti girato nella nuova frontiera del lusso e della ricchezza: Abu Dhabi. Se nella grande mela post crisi finanziaria Carrie e Big sono costretti a lasciare il mega attico nell’Upper East Side per traslocare in un appartamento più piccolo e quattordici piani più in basso, negli Emirati Arabi le ragazze si ritrovano a vivere da sceicchi e a sfoggiare tacchi 12 e vestiti alla moda tra le dune di sabbia.
Il viaggio in Oriente diventa l’occasione per ritrovarsi di nuovo inseparabili e per riflettere sulle proprie vite. Carrie è alle prese con un televisore in camera da letto e il mancato scintillio di una vita da coppia sposata, Samantha deve affrontare le leggi della natura ed una menopausa che non vuole accettare, Charlotte è gelosa della sua nuova “dotatissima” babysitter, mentre Miranda è ad un importante bivio della sua carriera.
Il vero ed unico colpo di scena del film è però il ritorno del grande ex di Carrie, Aidan. Cosa accadrà tra i due? Lontano anni luce dallo spirito ironico, pungente e raffinato della serie tv rimane davvero poco, in questo nuovo capitolo per cui appassionarsi. L’attenzione interamente spostata verso l’universo femminile delle quattro protagoniste toglie quell’elemento di vera imprevedibilità costituito dall’universo maschile (Big in testa), qui relegato a pura scenografia. Si sorride, a tratti, quando sconfinando nel cliché ci si ritrova ad un matrimonio gay superkitsch tra i migliori amici di Carrie e Samantha, ma anche i momenti goliardici in cui Samantha rispolvera tutta la tigre che è il lei sanno di già visto Nonostante la delusione, attenzione però ad altri eventuali colpi di scena per un terzo capitolo.
Il marchio Sex and the city è ormai equiparabile ad una delle più importanti griffe della moda e come tale detta tendenze e look dei mesi a venire. E non stupitevi se andando al cinema vi sembrerà di essere ad una sfilata, le aspiranti Carrie Bradshaw rimangono, nonostante tutto, ancora tantissime.
A cura di Francesco Buosi