DUBBI SUL FILM D’APERTURA, IL 29 LA CONFERENZA UFFICIALE
Ancora una volta sarà massiccia e di assoluta qualità la presenza del cinema italiano alla prossima Biennale di Venezia. In attesa di sciogliere le ultime riserve sul cartellone completo della rassegna, verrà reso noto il 29 luglio, sembra ormai certa la truppa di registi nostrani che presenzierà al lido. Come la passata edizione in concorso dovrebbero esserci quattro titoli. Si tratta de La Passione di Carlo Mazzacurati interpretato da Giuseppe Battiston e Silvio Orlando; Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati, storia d’amore che supera il disagio della malattia con Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri; Noi Credevamo di Mario Martone, film che ripropone una visione in chiave epica del rinascimento alla vigilia dell’anniversario per i 150 dell’unità di Italia; infine La solitudine dei numeri primi diretto da Saverio Costanzo che attraverso i volti di Alba Rohrwacher e Luca Marinelli da vita ai personaggi del libro culto di Paolo Giordano. Un altro film italiano, Vallanzasca/Gli angeli del male di Michele Placido sarà con molta probabilità presentato fuori concorso. Queste al momento le poche certezze, per una rassegna che sente ogni anno di più la competizione con il Festival di Roma e che è chiamata ad un grande rilancio dopo alcune edizioni sottotono. Per ora il primo colpo ad effetto messo a segno porta il nome di Quentin Tarantino, presidente di giuria scelto. Ancora dubbi però su quale sarà il titolo di apertura che aprirà le danze il 1 settembre, nonostante nelle passate edizioni venisse comunicato con largo anticipo per cominciare ad alimentare la curiosità degli addetti ai lavori. Altro segnale che l’imperativo è quello di non sbagliare neppure una mossa.
Francesco Buosi