A RISCHIO IL COLOSSO DEL NOLEGGIO CAUSA DOWNLOAD ILLEGALI
La soluzione sembra univoca ed inevitabile, portare i libri contabili alle autorità finanziarie. Il colosso del videonoleggio made in Usa e poi esportato in tutto il mondo, il celebre marchio Blockbuster, è pronto a richiedere il Chapter 11, ovvero la bancarotta assistita per ristrutturare il proprio debito. Alle porte si prospetta una drastica riorganizzazione che porterà in poco tempo a ridurre in modo netto i propri punti vendita. I conti parlano chiaro; la compagnia americana è schiacciata da debiti per oltre 900 milioni di dollari. Disavanzi di bilancio dovuti al radicale cambio delle abitudini dei consumatori che, invece di recarsi direttamente a un negozio, preferiscono farsi recapitare a casa via posta -nel migliore dei casi- o scaricare direttamente dalla rete, perlopiù in maniera illegale, i film da noleggiare. Secondo indiscrezioni il piano di ristrutturazione allo studio prevede che i creditori convertano circa 630 milioni di dollari di debito in azioni della società ristrutturata. Gli stessi creditori dovrebbero accordare all’azienda un finanziamento da 125 milioni di dollari per aiutarla a navigare il processo di bancarotta, che non includerebbe uno stop dell’attività di Blockbuster. Anche a Roma si iniziano a vedere gli effetti di questo restyling, con i primi negozi che hanno abbassato definitivamente la saracinesca. Gli stores di Blockbuster che rimarranno aperti saranno più concentrati sulla distribuzione digitale di film. Intanto i vertici dell’azienda hanno lanciato un nuovo servizio che consentirà ai propri clienti di scaricare film in digitale: un’impresa tutt’altro che facile nell’oceano dominato da predatori affamati dell’home entertainment.
Francesco Buosi