UN FILM E UN DOCUMENTARIO CI RACCONTANO IL MONDO FACEBOOK
Italiani popolo di Santi poeti e navigatori. Navigatori del web, verrebbe da aggiungere oggi, dopo che un sondaggio ha messo in luce come il nostro paese, o meglio i suoi utenti, abbia all’attivo il primato di maggior tempo speso sul Social network per eccellenza: facebook. 6 ore e 27 minuti in media al mese; tanto tempo passano gli italiani davanti al personal computer alla ricerca di una connettività sociale che proprio per il tramite di uno schermo risulta a priori alquanto.
Il dato mette in luce un fenomeno emerso con straordinaria irruenza negli ultimi 2 anni, quello del portale bianco e blu creato dall’americano Mark Zuckerberg. 500 milioni gli utenti nel mondo, 1400 dipendenti, un valore stimato intorno ai 10 miliardi di dollari. Queste le cifre del fenomeno Facebook che ora diventa un film, anzi due.
Due perché oltre alla storia di Zucherberg descritta da Fincher nel suo Social Network, in America è in sala anche un documentario, molto apprezzato dal pubblico giovanissimo, dal titolo Catfish. Il campanello d’allarme suonato dai due lavori è lo stesso: porci un interrogativo in merito ai risvolti sulla privacy di tale fenomeno.
Un unicum nella storia dell’umanità per la rapidità di diffusione. E se Catfish analizza il fenomeno delle “fake identity” e tutto l’universo dei fruitori di Facebook, porgendoci un immagine non del tutto negativa dell’internauta medio, Social Network ripercorre senza sconti la storia del giovane e ambizioso Mark. Da studente di Harvard a più giovane miliardario del pianeta.
“Non ti fai 500 milioni di amici senza avere anche qualche nemico” recita profetico il sottotitolo del film di Fincher. Un personaggio affascinante quello di Zucherberg, assurto ad antieroe, di cui si mettono in mostra tutte le contraddizioni. Il film sulla sua vita sarà sicuramente un altro fenomeno mediatico di questo 2010.
A cura diFrancesco Buosi