RUBRICA SETTIMANALE SUL BUON GUSTO AL CINEMA
Molte, troppe persone scelgono di vedere un film ancora in base alla locandina, che spesso lì tradisce. Considera poi che se ne leggono di ogni forma e gradiente in rete, ma il consiglio spassionato che proviene da un sito di appassionati ancora non esiste, interviene la nostra redazione. Perciò reggetevi forte perché ce ne sono per tutti e per ogni categoria!!
Io sono con te: per curiosi estimatori
Guido Chiesa firma una storia sulla maternità e sull’educazione dei figli rivisitando la storia di Maria di Nazaret. Costruendo un film privato del tocco divino intorno a una donna determinata e dotata di forte senso critico, Nicoletta Micheli (sceneggiatrice) e Chiesa (regista, co-sceneggiatore) appassionano anche lo spettatore più miscredente. Nell’eccezionalità del sorriso magnetico di Maria e nella sua personalità fiduciosa, anticonformista e protofemminista, i Sapienti riconoscono i prodromi della straordinarietà di Gesù. Io sono con te ha una pregiata qualità fotografica e una regia sicura, alla quale rimproveriamo solo alcuni scivoloni stilistici prettamente televisivi.
I fiori di Kirkuk: per curiosi indecisi
Il film apolide di Fariborz Kamkari porta a galla alcuni fatti taciuti e trascurati dalla storia. Siamo nel Kurdistan, a Kirkuk, quando sotto il regime di Saddam Hussein ha inizio la folle pulizia etnica. Una donna emancipata sfida le regole in nome di valori più alti, trascinando in un rovinoso epilogo le sorti di due uomini innamorati di lei. Con tecniche narrative in bilico tra l’intento documentaristico e l’impianto finzionale, Kamkari affida a un’eroina il peso della storia. Lo slancio è lodevole, la figura femminile delineata è convincente e l’intreccio regge il carico. Con tali premesse avremmo voluto vedere un film più autentico e meno traviato dallo sguardo occidentale.
Harry Potter e i doni della morte: per curiosi impazienti
Il ‘maghetto’ più seguito nell’ultimo decennio sta crescendo. Non c’è più Hogwarts a proteggerlo, adesso più che mai la salvezza è strettamente connessa alla determinazione e alle abilità magiche acquisite. Harry, Ron ed Hermione devono ormai fare i conti con il delicato passaggio all’età adulta e, il viaggio intrapreso altro non è se non la metafora di questa transizione. L’inizio dell’epilogo di una saga tanto amata – ricordiamo che l’ultimo appuntamento è stato diviso in due film – si presenta allo spettatore in chiave introspettiva, e lascia intravedere una degna conclusione alla storia avviata dieci anni fa.
Animal kingdom: per curiosi doc
Ambientato nella ‘giungla’ di Melbourne, il film di David Michod è un affondo originale e accurato nell’inferno personale in cui un ragazzo di soli 17 anni può, suo malgrado, ritrovarsi. Con crudo realismo e senza mai ricorrere a un uso sensazionalistico della violenza, Michod delinea in modo egregio la posizione fragile di un adolescente costretto a non fidarsi di nessuno ed esposto tanto agli attacchi di una famiglia sfaldata e sconsiderata quanto alle negligenze di un sistema di protezione inefficace.
L’illusionista: per curiosi doc
Tenero, malinconico e poetico, il film d’animazione firmato Sylvain Chomet e tratto da una sceneggiatura inedita di Jacques Tati(scheff) racconta di due solitudini che si ritrovano e si combinano nell’amorevole rapporto padre-figlia. Quando per l’illusionista Tatischeff arriva il momento di abbandonare i prestigiosi palcoscenici, il viaggio con Alice alla scoperta di nuovi mondi e calorose dolcezze si trasforma in un sublime e toccante svelamento della magia. Un film intenso, magnifico, capace di commuovere anche gli animi meno sensibili e squisitamente aperto a molteplici interpretazioni.
Francesca Vantaggiato