TURISTA, FALSARIO, ABILE MANIPOLATORE: L’UOMO DIETRO LA PLASTICA
A.P. non è solo una sigla di ceralacca, ma qualcosa di più raffinato…stiamo parlando della firma di un uomo dal volto nascosto, chi è il vero Alexander Pearce? Si confessa a Film4Life a telecamere spente. Grazie signor P. per essere qui con noi….cominciamo con una domanda facile facile.
1.Chi è lei?
Figlio della cupidigia, una simpatica canaglia che ha ritrovato l’anima perduta dietro ad un volto che nessuno conosce, nemmeno la donna che ama. Per sopravvivere ho dovuto fregare il mio boss (il malavitoso Shaw n.a.) e scappare in Brasile, ora mi sto prendendo l’agognata rivincita.
2. Perchè sparire per due anni?
I piani ben congeniati richiedono estrema convinzione e pazienza, che uniti al sacrificio e al fascino innato dei miei imbrogli mi rendono deliziosamente irresistibile. Anche in fascino di donne, of course…Ma ora sono tornato, dopo la chirurgia!
3. Pensava che Interpol e criminalità varia non lo seguissero a Venezia?
Lo ammetto, è stato un mio piccolo errore di valutazione, rimediato con estrema classe, non trova? Additare le mie colpe a quel povero Turista dal volto di quell’attore famoso…di cui non ricordo il nome, ammettiamolo, è stato un colpo di genio e tutti ci sono caduti in pieno. Abbagliati dall’impensabile, Polizia Italiana compresa.
4. Prima si riferiva a Johnny Depp (alias Frank Tupello, un insegnante di matematica), invece di Elise Clifton-Ward che ne pensa?
Doppiogiochista e letale, un mix perfetto: la mia risposta è semplice. Ne sono perdutamente innamorato e per lei rischierei la mia nobile vita.
5. Sì, sa che ora hanno smesso di darle la caccia e ora è libero, un ex ladro che si gode il frutto dei suoi illeciti benefici?
La sua domanda mi lusinga, ne sono consapevole, ho pagato ciò che il fisco mi richiedeva, ma gli sono sfuggito nuovamente tra le mani. E ora finalmente sono a mio agio con il resto del mondo.
È questo il dono che madre natura mi ha lasciato, l’abilità di mescolare le carte e scappare con l’asso migliore del mazzo…
A cura di Simone Bracci