RUBRICA SUL TEMA DELL’OLOCAUSTO: PER NON DIMENTICARE
Il 27 Gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, scoprivano in una cittadina polacca un luogo di orrore: il campo di concentramento di Auschwitz. A distanza di anni il Parlamento italiano ha istituito attraverso una legge (n. 211 del 20 luglio 2000), il Giorno della Memoria, aderendo alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio la giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto, del nazionalsocialismo e del fascismo e di onorare tutti coloro che hanno perso la vita per proteggere i perseguitati. Anche l’ONU nel 2005 ha istituito il 27 gennaio come Giornata mondiale della memoria.
Noi di Film4Life vogliamo partecipare, a modo nostro e nel nostro piccolo, a questa ricorrenza cercando di consigliarvi dei film che hanno come tema la Shoah.
Vento di Primavera (2010)
Uscito solo ieri nelle sale italiane, il film di Roselyne Bosch ripercorre i tragici avvenimenti, accaduti in Francia, nell’estate del 1942 durante l’occupazione tedesca. La pellicola, oltre a mostrare le umiliazioni a cui erano costretti gli ebrei (portare ad esempio una stella gialla di David sul petto), racconta la terribile notte del 15 luglio, la notte della “Rafle” quando 13.000 uomini, donne e bambini francesi furono deportati nei campi di concentramento tedeschi.
Il bambino con il pigiama a righe (2008)
Mark Herman dirige un film crudo sull’assurdità dei campi di concentramento, mostrando il tutto dal punto di vista di due bambini: uno ebreo, Shmuel, e uno ariano, Bruno. Attraverso le loro discussioni e i loro giochi, sempre separati da un recinto, Bruno passa dall’innocenza alla comprensione della barbarie che il mondo degli adulti sta mettendo in atto.
Ogni cosa è illuminata (2007)
Il regista Liev Schreiber accompagna il suo spettatore in un viaggio a ritroso. Almeno questo è il destino di Alex, un intenso e commovente Elijah Wood, che dalla benestante America, decide di partire per l’Ucraina per ritrovare l’uomo che sessanta anni prima ha salvato suo nonno dall’olocausto. È un film dall’indubbio valore artistico in cui si affrontano i veri valori della vita (come l’amore e l’amicizia) e si capisce l’importanza della memoria.
Il pianista (2002)
Il ghetto di Varsavia e un pianista: ecco lo sfondo e il protagonista, scelti da Roman Polanski per raccontare la sua visione dell’Olocausto. Palma d’Oro al Festival di Cannes, il film ha sempre diviso pubblico e critica. Grandi silenzi e tanto Chopin per mostrare la brutalità e la violenta ideologia del nazionalsocialismo, che uccide senza motivo.
La vita è bella (1997)
Il mattacchione Roberto Benigni si confronta con il campo di concentramento con la solita ironia e un alto tasso di drammaticità. Premiato con 3 Premi Oscar, tra i quali Miglior Attore Protagonista (unico attore nella storia dell’Academy non di lingua inglese ad averlo vinto), “La vita è bella” racconta la storia dell’insegnante Guido Orefice che cerca in tutti i modi di far credere al figlioletto che quel luogo orribile in realtà sia solo un campo di gioco.
Schindler’s List (1993)
Il più famoso film sulla tragedia degli ebrei è in bianco e nero ed è stato girato da Steven Spielberg nel 1993. Un lavoro ambizioso, emozionante, coinvolgente che trasforma il regista di Cincinnati non solo in un signore degli effetti speciali, ma in uno degli autori contemporanei più interessanti. Oskar Schindler è un industriale tedesco, in affari con i nazisti, che usa gli ebrei come forza-lavoro a buon mercato per arricchirsi. A poco a poco, diventa il loro salvatore, strappando più di 1100 persone dalla camera a gas.