RUBRICA DEDICATA AL CINEMA DEL BUON GUSTO
Molte, troppe persone scelgono di vedere un film ancora in base alla locandina, che spesso lì tradisce. Considerando poi che se ne leggono di ogni forma e gradiente in rete, ma il consiglio spassionato che proviene da un sito di appassionati ancora non esiste, interviene la nostra redazione. Perciò reggetevi forte perché ce ne sono per tutti e per ogni categoria!!!
Quello che sta per arrivare è davvero un week end da Oscar. Sono tre i film candidati agli Academy Awards come Miglior Film (più altre svariate nomination a testa), che gli italiani potranno godersi in questo primo fine settimana di Carnevale. E, tra una pastella e un bagno di coriandoli, vi consigliamo vivamente di recarvi nella sala più vicina a casa vostra per vedere:
IL CIGNO NERO – per curiosi doc
Aronofsky dirige, la Portman balla. Clamorosamente fischiato dalla stampa al Festival di Venezia, “Il cigno nero” è uno dei capolavori di questa stagione cinematografica. Sicuramente una pellicola che rimarrà nella storia della celluloide: un thriller psicologico ambientato nei puri, soffici e sofisticati ambienti del balletto classico, riuscendo nell’impresa di renderlo viscerale, carnale, passionale, voluttuoso. Un film perfetto grazie all’imperfezione stilistica, marchio di fabbrica di Aronofsky!
IL GRINTA – per curiosi doc
Ethan e Joel Coen ne “Il Grinta” si confrontano con il western: un genere particolare legato ad un’iconografia classica degli anni Sessanta e Settanta dura a morire. Però, come sempre, come ci hanno abituati, i due registi riescono a far loro la materia e a plasmarla a loro piacimento, donando nuova linfa e una ventata di freschezza a tutto il loro lavoro. Straordinario Jeff Bridges, come sempre del resto!
UN GELIDO INVERNO – per curiosi indipendenti
La regista Debra Granik mostra nell’amaro “Un gelido inverno” la mediocrità e la drammaticità del Mid-West americano, la provincia americana poco esplorata dal cinema Hollywoodiano. Una storia di degrado in cui veniamo a conoscenza, grazie ad una sceneggiatura illuminante, che tutto il mondo è paese, soprattutto quando di mezzo c’è la povertà, la sopravvivenza e la malavita organizzata (anche se qui intesa solo a livello locale, di piccole scorribande tra clan).
SONO IL NUMERO QUATTRO – per curiosi indecisi
La Disney sta disperatamente cercando la nuova saga da propinare alle giovani generazioni. Ci ha provato, toppando, con “L’apprendista stregone” e ci prova oggi con “Sono il numero quattro”. Il risultato? Una cocente delusione per gli amanti del genere fantascientifico.
IL PADRE E LO STRANIERO – per curiosi distratti
Ricky Tognazzi torna dietro la macchina da presa, confrontandosi con il difficile tema dell’integrazione. Tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo “Il padre e lo straniero” racconta la storia di Diego, un uomo deluso e carico di rancore, che conosce un uomo siriano, Walid, padre di un figlio handicappato. Buone le intenzioni del regista, ma il risultato è il solito insipido filmetto italiano.
AMORI & ALTRI RIMEDI – per curiosi voyeuristici
Un solo motivo per andare a vedere questa pellicola al cinema. Godersi Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway molto spogliati e molto sexy. Una commedia amorosa in cui si ride per una sola battuta: troppo poco per una pellicola che vuole essere divertente.