IL DOCU-FILM DI PISANELLI RACCONTA IL DEVASTO DE L’AQUILA
Nel secondo anniversario del terremoto a L’Aquila, arriva in sala “un viaggio nei territori della città più mistificata d’Italia”, il film documentario Ju tarramutu di Paolo Pisanell che il 6 aprile troveremo al cinema. Trattasi di una testimonianza vivida dei mesi successivi al sisma che ha provocato grande distruzione nel capoluogo abruzzese e dove persiste, come ha dichiarato il regista, “una cosa che nessuna tv, nessuna radio può riportare fedelmente: il silenzio. Nei primi giorni dopo il sisma il silenzio era ovunque. Non solo tra le macerie. Le persone andavano in giro come fantasmi. In mezzo alla gente c’era il silenzio, dentro la testa c’era il silenzio”.
La notte del 6 aprile 2009 un violento terremoto ha devastato una delle più belle città italiane e il suo territorio. Dopo quella notte, L’Aquila è divenuta teatro della politica sia nazionale che internazionale e per mesi le persone “terremotate” sono rimaste spaesate e totalmente escluse dalle scelte politiche che decidevano il loro futuro.
In un periodo di quindici mesi di riprese, il film racconta la città più “mediatizzata” e mistificata d’Italia, passata dalla rassegnazione alla rivolta attraverso mille trasformazioni, intrecciando storie di persone, luoghi, cantieri, voci e risate di “sciacalli” imprenditori che hanno scatenato la protesta delle carriole, quando ormai il terremoto non faceva più notizia: «Riprendiamoci la città» hanno gridato gli abitanti dell’Aquila e si sono organizzati per spalare le macerie, dimostrando la volontà di non rassegnarsi al silenzio, anche se costretti a vivere nelle periferie di una città fantasma.
Gabriele Barcaro – Ufficio Stampa
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