Il buongiorno del mattino: recensione

ACCENDERE LA TV ED AFFRONTARE LA GIORNATA COL SORRISO

Impugnare una penna non è un gesto spontaneo, significa consapevolezza. Metaforicamente parlando, consapevolezza di scrivere un testo, esprimersi nero su bianco, raccontare una storia. Il mestiere di sceneggiatore è una parte imprescindibile del processo di creazione di un film ed è una lezione che i produttori de “Il buongiorno del mattino” hanno imparato attentamente prima di promuovere questa divertentissima commedia.

Non romantica, non banale, ma efficace e assolutamente verosimile. In America, l’intrattenimento televisivo del mattino mal si sposa col giornalismo d’informazione, lo sa bene Becky – Rachel McAdams che ingaggia un ex reporter pluripremiato con la faccia da schiaffi di Harrison Ford, per risollevare le sorti di DayBreak, il programma di cui è executive producer.

Intelligenza, creatività, persuasione, grande dedizione nel lavoro e sketch brillantissimi faranno la differenza in positivo per la protagonista, discorso identico e ribaltato per chi ha scritto la storia nella storia, la Jersey girl Aline Brosh McKenna, autrice de Il diavolo veste Prada, un vero talento. Il risultato è una splendida commedia in puro stile americano, frizzante e sognatrice come i classici di Capara, un tonico efficace per indirizzare al meglio l’umore di chi si sveglia tardi nel weekend (e magari ha un loft con affaccio su Manhattan).

La penna di McKenna esalta dialoghi e duetti tra i personaggi, coinvolti in imperdibili duetti comici, intrisi di cinismo e verità, con una visione teatrale della storia, che è al contempo uno sguardo critico ma divertito di una realtà produttiva estremizzata. Turni di lavoro impossibili, rischio di taglio continuo, cellulari in continua vibrazione e nessuna vita privata.

Se vi identificate in questa figura senza perdere il sorriso, allora non perdetevi “Morning Glory” (titolo originale), racconto solare esaltato dalla performance di un cast affiatatissimo, compresa la sempreverde Diane Keaton, a suo agio nei panni della anchor-woman di basso intrattenimento che sfida Indiana Jones ad improbabili duelli verbali.

Quando uno script è adattato bene gli attori fanno la fila per partecipare, vedere per credere il ritorno sullo schermo del desaparecido Jeff Goldblum, anima finanziaria del programma mattutino affidato a Becky. In sostanza quello che ognuno di noi preferirebbe vedere al mattino, tra una palpebra pesante e un caffè bollente. Potere di una penna.

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