Tournee: il burlesque come forma d’arte

IL FILM DI MATHIEU AMALRIC DIVENTA MEZZO D’ESPRESSIONE ARTISTICA

Mathieu Amalric, per il suo primo lungometraggio da regista, ha scelto di portare sul grande schermo una storia ispirata al mondo dei music-hall e del vaudeville reinterpretato in chiave moderna. L’idea per realizzare “Tournée” non è stata di Amalric, ma dei produttori, Leatitia Gonzales e Yael Fogiel. Essendo avulso dal mondo del burlesque, il neo-regista si è dovuto dunque documentare su quell’affascinante mondo di inizio Novecento, leggendo soprattutto il romanzo di Colette, “L’envers du music-hall”, scritto nel 1913. Infatti la vera spinta per realizzare questa pellicola, ad Amalric l’ha data questo libro. Lo scopo principale del regista per il suo “Tournée” è stato quello di mostrare il sentimento della malinconia che pervade il libro per farlo rivivere nel nostro mondo moderno.

Il New Burlesque è la continuazione e la reinterpretazione di un genere profondamente radicato nella tradizione del vaudeville inglese e americane. Originariamente gli spettacoli di questo genere mescolavano satira sociale, numeri musicali, strettamente legati ad esibizioni impertinenti e stravaganti, tanto da essere strettamente connessi alla commedia americana fino agli anni 20 e 30.

Subito dopo, queste rappresentazioni si sono ridotte alla sua più semplice espressione: la nudità, diventando il sinonimo di striptease.

Negli anni 90 il Burlesque ha la sua rinascita. Chiamato New Burlesque, appunto, è tornato ad ispirarsi alla prima tradizione di questi spettacoli, introducendo elementi teatrali, numerose e spettacolari coreografie, fascino, umorismo, satira e tutto ciò che può essere ricollegato all’eccesso.

Per saperne di più visita il vero Burlesque

Ecco intanto un assaggio del film!

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