LA REDAZIONE SI METTE A CONFRONTO SULL’OPERA FANTASY DI BRANAGH
Ci siamo esposti le rispettive opinioni al termine dei titoli di coda, il risultato è stato un simpatico pro&contro che ha evidenziato come il cinema è basato sui gusti personali. Questa volta le scelte non combaciano e ci siamo trovati esatttamente “divisi a metà”, tra chi lo apprezzato e chi invece si è annoiato parecchio vedendolo. Ma cominciamo…
QUALE TIPO DI PUBBLICO CONQUISTERÀ?
Gianlorenzo Lombardi: Sicuramente i fan del fumetto e dell’universo Marvel in generale, a cui il film fa diversi accenni. Ma soprattutto chi vuole godersi un blockbuster scritto in modo intelligente senza esplosioni continue, giganteschi robot che sparano dappertutto e inseguimenti deliranti troverà pane per i suoi denti. Finalmente un ‘comic-movie’ con una buona caratterizzazione dei personaggi e un concept classico (il semi-dio privato dei suoi poteri), ma accattivante. Personalmente lo trovo uno dei migliori film Marvel, se non il migliore.
Simone Bracci: Solo gli scatenati fan del fumetto, che rivedranno nelle gesta del Dio del Tuono il loro idolo letterario, per gli altri sarà difficile trovare pane per il loro denti in mezzo al marasma di situazioni tra mondi fantastici e leggi della fisica che regolano la Terra. Ma suggerisco la visione anche agli amanti della Portman, leggiadra ed efficace in ogni suo ruolo in questo periodo storico cinematografico, l’amante umanamente fragile di Thor che lo redime col cuore e le lunghe ciglia.
MANTIENE LO STILE CINEMATOGRAFICO DEL FUMETTO?
GL: Non ho letto mai il fumetto, ma posso dire che “Thor” è molto distante da certi film sui supereroi visti di recente. Ci sono scene di battaglie che ricordano “Il signore degli anelli” e certi dialoghi di impronta scespiriana che s’impiantano benissimo in una produzione di questo genere. Ovviamente ci sono anche riferimenti a personaggi Marvel come Tony Stark e un cameo di Occhio di Falco interpretato da Jeremy Renner: piccole cose che faranno la gioia di molti fan. Chi ha letto gli albi dedicati al figlio di Odino assicura comunque che la somiglianza tra i vari personaggi è notevole e anche la vicenda nel suo complesso, nonostante qualche cambiamento, non tradisce la creazione originale di Lee & Kirby.
SB: Il regista Branagh ci mette tutto il suo sapere teatrale per dargli un sottotesto mitologico che esuli dal fumetto originale, ma la catarsi tra i protagonisti è veramente di poco conto, tant’è che si sviluppa in pochi secondi di dialogo, in cui gli attori dicono di essersi commossi, che invece lasciano lo spettatore a zero impatto emotivo. Difficile immedesimarsi nelle gesta di un Asgardiano, figuratevi in scienziati terrestri che non battono ciglio di fronte “all’impossibile”, la venuta in terra di un semi-Dio armato di martello, culturista e vanesio. Lo stile rimane impeccabile, la resa in scena assai più deludente.
LO CONSIGLIERESTI?
GL: Assolutamente! Branagh incredibilmente, dopo film piccoli come “Sleuth” e “Il flauto magico”, riesce a centrare il bersaglio anche alle prese con un budget mastodontico tipico dei film sui supereroi. Consiglio inoltre agli spettatori di non alzarsi durante i titoli di coda. Primo, perché si puo’ ascoltare “Walk”, uno dei brani di punta dell’ultimo album dei Foo Fighters, secondo, perché subito dopo c’è una breve scena che collega il film a “The Avengers” il film definitivo della Marvel che vedrà assieme Iron Man, Hulk, Capitan America, Thor e molti altri. Già adesso l’attesa è alle stelle.
SB: Mettiamola così, il film è adatto per chi è seriamente dipendente da action e film tratti da fumetti, graphic novel e così via. Gli effetti speciali, il pathos subliminali e le scene di lotta fanno gasare fasce verdi d’età, ma un pubblico smaliziato e abituato alle sequenze rombanti e meglio girate di altri kolossal fantasy (Peter Jackson vi dice niente?…) storceranno il naso alla fine. Quando osservando l’universo dal Bi-frost guarderanno una galassia che non gli è mai appartenuta.
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SCRITTO DA GIANLORENZO LOMBARDI E…