Il primo dei bugiardi – invention of lying: recensione

UNA COMMEDIA ORIGINALE E UN UMORISMO CATTIVO, MA NON TROPPO

Il soggetto del film è semplice, ma originale: immaginate un mondo in cui il concetto di ‘falsità’ non esiste. La religione non c’è, i film che escono mostrano solo un narratore su una poltrona che narra fatti storici (…) e la gente dice effettivamente quello che pensa: un cameriere ad esempio puo’ riferirti di aver fatto la cagata più grande della sua vita o che, per lui, tu sei un perdente. In un mondo così strano Mark Begginson (Ricky Gervais, la star della serie “The Office”), sceneggiatore dei film sul 1300 appena licenziato, scopre per puro caso qualcosa che l’uomo del suo tempo non puo’ assolutamente concepire: la bugia. Le conseguenze saranno imprevedibili e per il ‘ciccione dal naso schiacciato’ ci sarà anche la possibilità di trovare l’amore nella donna che l’ha sempre snobbato.

Una commedia così originale non si vedeva da tempo e Ricky Gervais, nelle vesti anche di co-regista e co-sceneggiatore insieme a Matthew Robinson, si conferma uno dei comici inglesi più bravi in circolazione: in una scena emotivamente non facile dimostra di cavarsela ottimamente anche come attore drammatico.

Dal dentista odioso in cerca di riscatto di “Ghost Town” Gervais arriva in questo caso ad interpretare il classico perdente che con le sue nuove capacità ‘si avvicinerà a Dio’: nella polemica contro la religione si manifesta tutta la cattiveria del Gervais televisivo, portatore di un’ironia che non farà piacere ai più conservatori. Ma sono presi di punta anche argomenti di spessore come l’importanza dell’apparenza e l’ipocrisia, temi che permettono ai due sceneggiatori di fare della satira sulle abitudini della società contemporanea statunitense.

Il cast di contorno è notevole, dalla star di “Superbad” Jonah Hill al villain Rob Lowe, senza dimenticare le brevi apparizioni di Tina Fey, Edward Norton e Philip Seymour Hoffman. Si poteva insistere di meno sulla storia d’amore e magari ne sarebbe uscito un film indimenticabile: rimane comunque una bella commedia che scorre via per i suoi 90 minuti. Fa’ sempre piacere poi trovare Jennifer Garner in un ruolo che le se addice dopo le parti che le hanno affidato in film come “Appuntamento con l’amore”, “La rivincita delle ex” e così via: oltre ad essere bellissima, l’attrice texana ha grinta da vendere.

“Il primo dei bugiardi” dopo l’insuccesso negli States è uscito da noi solo in Dvd: merita una riscoperta.

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