Lars von trier cacciato da cannes

DOPO LE DICHIARAZIONI IL FESTIVAL LO ETICHETTA COME OSPITE NON GRADITO

”Capisco Hitler perchè capisco l’uomo che è pieno di male. Sono contro la seconda guerra mondiale e mi sento vicino agli ebrei, ma non troppo… perchè Israele è un problema”. Queste le parole del regista Lars Von Trier ieri che hanno raggelato la conferenza stampa a Cannes durante la presentazione del suo film “Melancholia”, e che subito dopo hanno suscitato un tam tam mediatico e polemico costato caro al regista, che oggi si è visto etichettare dal Festival francese come “Persona non gradita”, costringendolo di fatto a lasciare Cannes.

Lo stesso regista mentre parlava durante la conferenza stampa si è reso subito conto che quello che stava dicendo lo avrebbe danneggiato, tanto da dire subito dopo “..e ora come faccio a uscire da questa frase?”, ma ormai il danno era stato fatto e ora sta pagando le conseguenze di un discorso fatto probabilmente con troppa leggerezza, risultando fuori luogo, e se voleva essere una battuta, è stata infelice e non faceva neanche ridere, anzi.

Il gesto oltre a danneggiare il regista, non potrà essere neanche un boomerang in suo favorep er pubblicizzare il suo lavoro, visto che da ieri non si fa altro che parlare della sua dichiarazione, mentre del film si sa ben poco essendo passato completamente in secondo piano.

Le scuse, tardive, di Von Trier sono in ogni caso arrivate. Il regista ha detto di “essere caduto in una provocazione”, e il Festival che fin dal primo momento si era dissociato, ha pubblicato oggi la nota, aggiungendo che non accetterà più che Cannes diventi sede di simili affermazioni e dibattiti.

Il film nonostante la cacciata del regista rimarrà in gara, insieme a lui però rimarranno anche l’amarezza e lo sbigottimento per un episodio sgradevole che si poteva tranquillamente evitare.

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