LA DITTA DI ZIO WALT PERDE COLPI, KUNG FU PANDA BOICOTTATO!
Ricordatevi questo nome Seal Team Six. Trattasi del corpo armato che ha scovato e freddato recentemente Bin Laden, un gruppo scelto di incursori che hanno le fattezze, sconosciute, degli eroi da cartoni animati, i salvatori della patria. Almeno questa è l’immagine che rimandano al grande pubblico e la Disney, da brava furbacchiona, avrebbe pensato bene di presentare richiesta di registrazione con il logo della squadra di quell’oramai arcinoto blitz, allo scopo di utilizzarlo come un marchio su vari tipi di abbigliamento e oggettistica legati al tempo libero.
Casa Topolino, però, non ha fatto i conti con l’amor proprio di tale corpo, ai quale i vertici della Marina Militare tengono particolarmente anche come sfruttamento dei diritti d’immagine e si sono mossi contro la Disney stessa, colosso dunque contro colosso, facendola ritirare dall’offerta e alzando notevolmente il costo del brevetto che pubblicizza i sei del team Seal. Riappropriandosene, dunque, in quanto unica possidente del logo in cui operano i propri militari, ma scatenando allo stesso tempo numerose polemiche sulla gestione dei marchi ancora liberi da vincoli di copyright, pur di natura delicata che essi possano risultare.
Cambiando lato del globo, soggetto diverso, ma stesse polemiche sono è stata scatenata in Cine da “Kung Fu Panda 2”. Il film della Dreamworks è stato presentato nelle sale cinematografiche durante la Giornata internazionale dei bambini e l’artista cinese Zhao Bandi ha invitato al boicottaggio mediatico del film di animazione, parlando quasi di “invasione culturale made in usa”, poiché a suo dire non rispetta la loro millenaria cultura orientale. E questo nonostante il panda Po abbia tantissimi fan in Cina, annoverati tra ridenti bambini e adulti felici.
Dove giace la polemica, sorge l’inutilità della notizia….è proprio vero.