NON SERVE IMITARE LA CALIFORNIA, ECCO LA NUOVA MECCA DEL CINEMA
ROMA (CINEMA) – Altro che America, altro che Francia o Spagna, l’Italia dimentichiamola proprio, al momento storico attuale la cinematografia preponderante in Europa e nel resto del mondo cinematograficamente acculturato è la Scandinavia, con Danimarca e Svezia in pole, località ambitissime anche come mete turistiche.
Non ci credete? Snoccioliamo un po’ delle ultime “prestazioni” registiche prodotte dai due paesi nordici, considerando in partenza che nella 6° edizione della rassegna dedicata al cinema indipendente europeo (1-6 giugno) verrà assegnato al regista Lukas Moodysson il premio Cigno d’Oro Speciale. Senza citare le controverse opere del super cafone Lars Von Trier, vi raccomandiamo la pellicola “Let me in”, bellissimo horror intimista che raramente viene mostrato al grande pubblico, il premio Oscar 2011 Susanne Bier con il suo “In un mondo migliore
”, fino ad approdare all’ultimo lavoro di Nicolas Winding Refn, “Drive”, vincitore come miglior regista in questo festival di Cannes appena concluso.
Le idee partorite sono tante e di qualità, magari un tantino cupe, se dobbiamo trovare l’ago nel pagliaio, ma generalmente un’ottima fotografia della società attuale, che a partire da lì giunge come una nube carica di entusiasmo sul resto del territorio continentale.
Insomma, qui al sud il sole cuoce le menti, al nord, calore e tempo grigio aiutano i cervelli a sciorinare un’idea dopo l’altra, tanto che la stessa Hollywood, in profonda crisi, li ricopia amabilmente. Noi invece tra buon cibo e poca voglia “de lavorà”, riproponiamo sempre la stessa minestra, citando oltre misura noi stessi e il nostro passato glorioso, ai quali non siamo riusciti a dare seguito, se non con qualche sporadica occasione (vedesi Sorrentino and co.), senza però venire mai totalmente apprezzati.
Come dire, impariamo dal nord Europa, geograficamente neutro, ora come ora non basta un po’ di profumo spray a coprire il tanfo del nostro piattume sceneggiativo.