LA REDAZIONE SI METTE A CONFRONTO SUL RITORNO COMICO DEL BRANCO
Tra i titoli più attesi dalla parte maschile della redazione spiccava senza ombra di dubbio la nuova avventura del Branco più famoso del mondo cinematografico. Stiamo parlando di Alan, Stu e Phil, protagonisti di Hangover capitolo 2, ambientato questa volta in estremo oriente nella misteriosa e allo stesso tempo affascinante Thailandia. Neanche il tempo di riprenderci dalla sbornia cinematografica della proiezione del film e subito vi proponiamo due punti di vista opposti su questa nuova avventura, che ha alimentato non pochi dibattiti.
Ci siamo esposti le rispettive opinioni al termine dei titoli di coda, il risultato è stato un simpatico pro&contro che ha evidenziato come il cinema è basato sui gusti personali.
QUALE TIPO DI PUBBLICO CONQUISTERÀ?
Francesco Buosi: Sicuramente i fan, peraltro numerossisimi, del primo episodio, ma anche tutti quelli che sentendo parlare bene del film ambientato a Las Vegas si recheranno al cinema per pura curiosità. Il forte rischio è però quello di far rimanere delusi proprio gli amanti del format, che in sostanza si ripete senza troppe novità o colpi di scena, con un unico sostanziale e annunciato cambiamento: la location.
Simone Bracci: Un pubblico di fan accaniti, che vorrebbero emulare il trio capeggiato dal tontolone Alan nei loro weekend di eccessi. Oltre a chi ama la commedia demenziale che allarga il cuore e costringe la mascella, ridere senza pensare, anche andando oltre e di molto il political correct. Possibile nella nostra società sono tanti e tali i freni inibitori da creare disastri una volta liberato il nostro demone interiore? A quanto pare si, alcool e medicinali/droghe danno solo una mano…
GIUSTO PENSARE AD UNA TRILOGIA ANCHE PER QUESTO FILM?
FB: Essendo rimasto deluso da questo episodio, la mia unica speranza è che il prossimo possa spazzar via tutte le mie perplessità. Rimango tuttavia convinto che troppo spesso Hollywood, così come l’industria delle serie tv, commettano errori di valutazione nel tentativo esasperato di cavalcare l’onda del successo. Bisogna a volte essere in grado di non intaccare credibilità e fama di prodotti nati e pensati per un’unica messa in scena.
I rumors che si susseguono in questi giorni parlano di Hangover 3 totalmente slegato dai precedenti e con nuovi risvolti narrativi. Staremo a vedere…
SB: A posteriori diremmo di si, ma nessuna remora a farli fermare al primo episodio, lasciandolo con un alone di mistica intoccabilità. La comicità allo stato puro che sposa il filone on the road con una spruzzata di buddy & disaster movie. Se siete appassionati cinefili non potrete perdervi il nuovo delirio del trio più scapestrato del cinema contemporaneo.
LO CONSIGLIERESTI?
FB: Lo consiglierei solamente per i 30 secondi finali in cui, come da copione nel primo film, si susseguono in rapida sequenza le foto “uncensored” della folle serata che i nostri tre eroi trascorrono in quel di Bangkok. Francamente pochino per chi, amante assoluto del Branco, ha fatto fatica a ridere di gusto, come alla proiezione di The Hangover di due anni fa.
SB: Nonostante la pecca della scarsa (ed ovvia) originalità, lo consiglierei a tutti, fa ridere di pancia, fa ridere di testa e non annoia mai lungo tutta la durata delle peripezie comiche. Alan, Stu e Phil sono l’incarnazione ironica del lato selvaggio che ognuno di noi mantiene sopito, salvo certe eccezioni, sfido chiunque a non voler accompagnare questi tre amici in una serata ad alto tasso di divertimento. Personalmente, io sono già in viaggio per la terza sbornia, chissà dove mi risveglierò al mattino successivo.
Diventa fan di Film 4 Life su Facebook
SCRITTO DA SIMONE BRACCI E…