EDIZIONE “AL FEMMINILE” CON DUE SIGNORE DEL DOCUMENTARIO EUROPEO, AGNÈS VARDA E CECILIA MANGINI
Dal 20 al 23 luglio torna a Specchia (provincia di Lecce) la Festa di Cinema del reale: l’iniziativa si svolge nell’ambito del Festival del cinema documentario cofinanziato da Unione Europea (fondi P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV – Linea d’intervento 4.3), Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo Settore Attività Culturali) e Fondazione Apulia Film Commission. Giunto alla sua ottava edizione, l’evento – ospitato in uno dei borghi più suggestivi d’Italia, e in particolare nella corte del Castello Risolo – propone quattro giorni all’insegna del cinema più spericolato, curioso e inventivo. Più che una rassegna, una “festa di sguardi” che, attraverso proiezioni, mostre, installazioni, incontri, seminari e musica dal vivo, vuol sostenere e promuovere le narrazioni del reale e il cinema documentario realizzato in Italia, nei Paesi del Mediterraneo e in tutto il mondo.
Cinema del reale è un cinema “ambulante”, senza botteghino (tutte le proiezioni sono a ingresso libero) e senza effetti speciali. È il cinema che “si fa fuori”, per strada e ovunque, e invita le persone a incontrarsi, a guardare i luoghi dove viviamo, le cose che succedono, raccogliendo memorie e amnesie per attraversare luci e ombre del presente, del passato, del futuro.
PASSIONI / VISIONI / RIVOLUZIONI sono le tre parole chiave dell’edizione 2011.
PRIMAVERA ARABA
Passioni e Rivoluzioni come quelle che hanno animato nei mesi scorsi le sponde africane del Mediterraneo: l’eco di quei movimenti arriva a Specchia attraverso le fotografie del regista Stefano Savona che documentano l’intensità dei volti dei manifestanti di Piazza Tahrir, la piazza del Cairo centro della rivolta contro il presidente Mubarak; e soprattutto con i corti dei giovani studenti della EDAC (Ecole des Arts et du Cinema di Tunisi, diretta dal cineasta Nouri Bouzid), che raccontano in modo diretto e coinvolgente alcuni aspetti della rivoluzione tunisina culminata il 14 gennaio 2010 con la fuga del presidente Ben Ali. Attraverso narrazioni dirette e immagini e filmati tratti dai social network, donne e uomini denunciano violenze, soprusi, arresti di attivisti, ma anche la difesa dei diritti, le speranze di cambiamento, il desiderio di libertà. I cortometraggi selezionati sono Signé Kalloutcha di Haytem Khemir, Tunisie: entre Islam et laïcité di Khouloud Mahahaoui e Tunisie: violation et dépassements di Mechri Mehdi, Bchir Kais e Rezgui Marwen.
AGNÈS VARDA
Anticipatrice della Nouvelle Vague con il suo primo lavoro, La Pointe Courte (1954), e poi tra le protagoniste di quella stagione, Agnès Varda ha sperimentato – in più di 30 titoli – generi, durate e formati i più diversi, costruendo una filmografia sempre originale e spesso testimone dei cambiamenti politici e culturali della seconda metà del Novecento (dalla Rivoluzione cubana a quella femminista), al di qua e al di là dell’Atlantico.
Cineasta personalissima, nota al grande pubblico soprattutto per i lungometraggi Cléo dalle 5 alle 7 (1962) e Senza tetto né legge (1985, Leone d’oro alla Mostra di Venezia), Agnès Varda sarà a Specchia per parlare delle “poetiche/pratiche” del suo cinema e per accompagnare la proiezione di 6 dei suoi lavori: L’Opera Mouffe (1958), diario di una donna incinta nel quartiere di Rue Mouffetard a Parigi; Salut les cubains (1963), che attraverso 1800 fotografie documenta la realtà cubana quattro anni dopo la presa del potere di Fidel Castro; Uncle Yanco (1967), ritratto dello zio pittore della regista, Jean Varda; Black Panthers (1968), girato a Oakland, California, durante il processo all’attivista Huey Newton; Les glaneurs et la glaneuse (2000), viaggio insieme divertente e commovente nella Francia d’inizio millennio; e l’ultimo, autobiografico Les plages d’Agnès (2008).
CECILIA MANGINI
A dialogare con Agnès Varda, dal vivo e attraverso le immagini dei suoi film, un’altra grande autrice del documentario europeo, l’italiana Cecilia Mangini, che dopo essere stata celebrata di recente anche a Parigi (nel corso di una retrospettiva promossa proprio da “Cinema del reale”) torna nella “sua” Puglia – è nata a Mola di Bari nel 1927 – per offrire al pubblico del festival tre opere tra le più significative della sua carriera: Maria e i giorni (1959), La canta delle marane (1962), ritratto delle borgate romane impreziosito dal commento scritto da Pier Paolo Pasolini; e La scelta (1967), dedicato al tema dell’eutanasia.
RIVOLUZIONI MUSICALI
La “Festa di Cinema del reale” conferma la sua attenzione anche per i protagonisti di Passioni e Rivoluzioni musicali: a cominciare da Lou Reed, storico leader dei Velvet Underground, che esordisce dietro alla macchina da presa con Red Shirley, ritratto della cugina Shirley Novick (sarta, stilista, attivista dei diritti civili), filmata alla vigilia del suo centesimo compleanno.
Genio e sregolatezza di uno dei massimi musicisti jazz della storia rivivono in Michel Petrucciani – Body & Soul di Michael Radford, che il regista de Il postino ha presentato all’ultimo Festival di Cannes; mentre Rockman di Mattia Epifani racconta la storia di Militant P, fondatore del Sud Sound System e precursore del reggae italiano.
E ancora, con Io e la mia sedia di Angelo Amoroso D’Aragona, un omaggio a Enzo Del Re, cantastorie rivoluzionario scomparso lo scorso 6 giugno e noto al grande pubblico per la canzone “Lavorare con lentezza”, storica sigla di Radio Alice.
ALTRE VISIONI
Tra le altre proposte del Festival, da segnalare anche Il sangue verde di Andrea Segre, che racconta la rivolta dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno contro lo sfruttamento e la discriminazione; Ju tarramutu di Paolo Pisanelli, un viaggio “nei territori della città più mistificata d’Italia”, L’Aquila, passata dopo il terremoto dallo smarrimento alla rivolta delle carriole; Almost Married, in cui Fatma Bucak (regista con Sergio Fergnachino), giovane fotografa turca da tempo trasferitasi in Italia, racconta il suo ritorno in Turchia per affrontare il padre e comunicargli l’intenzione di sposare un italiano: una rivolta necessaria in amore per superare i limiti imposti dalla tradizione.
SGUARDI E VISIONI
Non solo cinema, alla Festa di Cinema del reale, ma anche allestimenti, performance, videoinstallazioni, incursioni poetiche e mostre, come quella che vede protagonista Gianluca Costantini, tra le voci più originali del fumetto contemporaneo internazionale, in costante dialogo con la realtà. We Will Not Stay in Silence è il titolo della mostra che raccoglie alcune tra le tavole pubblicate nel corso di questi anni sul sito del suo progetto Political Comics. Nella sezione Sguardi e visioni del festival curata dal Big Sur Lab, inoltre, le stanze del Castello Risolo ospiteranno un vero e proprio laboratorio allestito da Starter, gruppo di ricerca che riunisce artisti attualmente operanti nel Salento. Per questa occasione due degli artisti del gruppo, Antonio de Luca e Fernando Schiavano, propongono un’installazione in divenire che utilizza come media i mantàji, particolari ventagli utilizzati nelle processioni religiose salentine. Carlo Michele Schirinzi presenta un’onirica videoinstallazione dal titolo Dittico dell’impotenza; Ri-Volti è la mostra di auto-ritratti che parlano di rivoluzioni ed evoluzioni interiori realizzata da Pe(n)sa differente in collaborazione con i laboratori espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL di Lecce.
Ancora rivoluzioni con Piazza Tahrir, fotografie del filmmaker Stefano Savona scattate durante la rivolta in Egitto e con la Spanish revolution room, videoinstallazione a cura di Matteo Gherardini che utilizza materiali video raccolti dalla rete, documenti spesso amatoriali che hanno fatto conoscere al mondo la rivoluzione spagnola attraverso i social network. Le “prove di trasmissione” di Radio Uéb, la radio in pillole, sono un assaggio del palinsesto della web radio che trasmette dal Centro diurno di via Montesanto a Roma. Sul terrazzo del Castello, insieme ai cocktails panoramici, si possono gustare le immagini vintage di Viaggi in Italia, tratte dall’Archivio nazionale del film di famiglia Home Movies.
Diariovisioni è un foto racconto dell’artista e fotografo Maurizio Buttazzo, uno sguardo dentro e intorno alla Festa di Cinema del reale. La mostra verrà “allestita” giorno per giorno, in tempo reale, sulla pagina Facebook di Cinema del reale e in contemporanea proiettata nella Piazza del Popolo. Durante le quattro giornate le vie di Specchia saranno “segnate” da interventi del gruppo di Contrabbando poetico, mentre sabato 23 luglio Sm-Art Lab, il laboratorio nomade, approderà per poche ore a Specchia con le produzioni d’arte, artigianato e design del mondo della Puglia creativa.
In concomitanza con i giorni del festival, negli spazi del Castello Risolo si potrà visitare anche la mostra Miraggi e riflessi dell’artista Marco Gastini a cura di Luigi Ficacci da un progetto di Marina Senin Forni.
OMAGGIO A INGE FELTRINELLI (4 agosto)
Che la Festa continui… l’energia del Cinema del reale non si ferma il 23 luglio, ma prosegue a Specchia il 4 agosto con un fuori programma d’eccezione: la proiezione di Inge Film, il documentario di Luca Scarzella e Simonetta Fiori che racconta la vita – ma forse sarebbe meglio dire le vite – di Inge Schoenthal Feltrinelli, infaticabile anima di una delle case editrici più importanti d’Europa.
Un omaggio alla “regina dell’editoria” che per l’occasione sarà a Specchia per incontrare lettori e spettatori.