DUE SERIAL IN ARRIVO CON POCHE IDEE E SEMPLICE INTRATTENIMENTO
Le dinamiche affettive hanno sempre interessato gli sceneggiatori americani, che hanno sondato e descritto con più o meno successo ogni possibile genere di relazione.
Questo caldo mese di Luglio propone, a dimostrazione dell’inesauribilità del genere, due nuovissime sit-com, che si fronteggiano nel panorama della paytv.
Sky propone ogni Giovedì alle 21.50 su Fox “Traffic Light” basata su una serie israeliana di enorme successo in patria, Ramzor.
Come si evince dal titolo, la storia si basa sulla metafora del semaforo, con le sue tre diverse luci colorate, tanti quanti sono i protagonisti, a evidenziare tre diverse fasi della relazione.
Abbiamo la luce verde ed Ethan, scapolo impenitente con un forte accento inglese, che mostra più amore al proprio bulldog che a qualsiasi donna.
Adam invece, che si appresta a convivere con la sua fidanzata, incarna la luce gialla, quella di chi ha percorso già un lungo tragitto e d è ammaliato dall’idea di fermarsi, considerando però nel frattempo l’idea di pigiare con temerarietà l’acceleratore.
Infine c’è Mike, luce rossa, sposato con Lisa e padre affettuoso di un bambino di pochi anni.
L’idea potrebbe anche rivelare dei risvolti interessanti ma gli sceneggiatori non sono riusciti a coglierli, e la storia risulta appiattita. Ci sono le gag, ma non presentano nulla di nuovo, anzi hanno un sapore familiare e un po’ stantio, non invogliano neanche a immaginare come possano andare a finire scontate come sono.
I personaggi poi danno l’impressione di camminare su un filo, barcollando tra azioni “giuste” e “sbagliate” senza però spingersi oltre, in un verso o nell’altro, ma tornando sempre sul rassicurante stare in equilibrio.
Forse è l’abitudine a un single machiavellico come il Barney Stinson di
How I Met Your Mother ma persino il ruolo di scapolo, normalmente il più dinamico e ricco di possibilità, non è poi così cattivo o esplosivo.
Qualche sorriso però lo riesce a strappare perciò il consiglio è di prenderlo per quello che è, un telefilm comico e leggero, da vedere solo d’estate (e l’unica stagione da 13 episodi ne da la possibilità).
Di altra pasta è invece il telefilm proposto da Mya ogni Lunedì alle 21.15, Better with You.
Anche qui la storia si imposta su tre livelli diversi e la differenza fra le varie coppie è data dalla durata della loro relazione.
Ci sono Mia e Casey, che si frequentano da sette settimane e già pianificano il matrimonio; la sorella di Mia, Maddie, fidanzata da nove anni con Ben, e infine i genitori delle due ragazze, Vicky e Joel, sposati da 35 anni.
La particolarità della storia sta nel mostrare come la stessa identica situazione, venga affrontata con modalità diverse a seconda di quanto questa sia una novità oppure qualcosa di così ripetitivo da annoiare.
Così i freschi fidanzatini ovviamente affrontano ogni novità con entusiasmo e passione mentre i collaudati genitori non si fanno sorprendere da nulla, anzi agiscono con un cinismo comico decisamente vincente.
Anche qui la storia ha ovviamente il gusto del “già visto” ma riesce a combattere l’ovvietà con forza e determinazione.
Il merito va ricercato tutto nella sceneggiatrice, Shana Goldberg-Meehan. Il fatto che sia l’autrice di molte puntate della serie cult “Friends” spiega da sè perchè il telefilm abbia tempi comici indovinati e battute per lo più divertenti.
Anche l’impianto dei personaggi è meglio definito e quasi tutti presentano un poco di spessore in più rispetto all’altra sit-com, anche se la maggior parte, dalla madre con un’esagerata predilizione per l’alcool al fidanzato irrimediabilmente stupido, hanno tutte le caratteristiche degli stereotipi che prima o poi esauriranno il loro potenziale.
In effetti il pericolo maggiore celato nella serie sono le tematiche, buone sul momento, ma che non avranno lungo respiro. Le coppie continueranno a stare insieme, anno dopo anno, fino a quando le differenze saranno così minime da far perdere alla trama tutto il suo significato, rimanendo una sit-com che non presenterà nulla di nuovo nel panorama variegato della televisione.
Una minaccia che non deve essere rimasta nascosta a lungo alla ABC, dove veniva trasmessa che, dopo aver promesso una seconda stagione, ha cancellato la serie dopo 22 episodi.
Due canali, due sit-com di breve durata e argomenti leggeri che non richiedono una particolare attenzione, utili come sottofondo alle calde serate di Luglio, per distrarsi se mai il condizionatore si rompesse.
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SOFIA CAPPELLONI