LA NOSTRA INVIATA RACCONTA LE RIPRESE DELL’ATTORE CON WOODY ALLEN
Continuano anche in notturna le riprese per Woody Allen che si è trovato a dirigere Roberto Benigni nella sfavillante cornice del cinema “The Space” a Piazza della Repubblica di Roma, il cui splendo portico esterno, spesso teatro di “reali” prime cinematografiche, è stato tirato a lucido per ospitarne una “finta” ed è stato provvisto di sontuoso red carpet.
La prémiere del film di cui Leopoldo Piranello (alias Benigni) sarebbe il protagonista è stata magistralmente allestita dagli scenografi con la partecipazione molte comparse, divise nei ruoli di “celebrities” e “fan scatenati”. Assoldata anche una squadra di veri paparazzi che ha faticato ben poco ad immedesimarsi nel proprio ruolo abituale, mentre, sempre nello spirito caotico di finzione e realtà, era previsto un piccolo ruolo per una nota giornalista televisiva, che è poi stata sostituita nel corso delle riprese poichè, si sa, attori non si nasce..
Tra un ciak e l’altro Woody e Benigni comunicano tra loro attraverso la traduzione e le indicazioni dell’aiuto-regista Alberto Mangiante, già noto per aver collaborato con nomi del calibro di Monicelli. Altro personaggio preponderante sul (retro)scena è stato Darius Khonji, direttore della fotografia di fama internazionale (Seven, Midnight in Paris, dello stesso Allen) e gran perfezionista, il quale ha perfino suscitato una punta di irritazione nel nostro Roberto, a causa del copioso numero di ciak già dati per buoni, che ha chiesto di ripetere solo “per la luce”.
Così sono scivolati nella notte i brillanti dialoghi che, statene certi, saranno il pezzo forte della pellicola, rigorosamente recitati in italiano da attori italiani.
OTTAVIA MOLINARI