Bad teacher: recensione film

SCONTRO COMICO TRA UN’INSEGNANTE E IL POLITICAMENTE CORRETTO

“Finalmente!”, ho pensato mentre vedevo il film. Tutti sappiamo della forte attrattiva che esercita il politicamente scorretto nelle pellicole cinematografiche. Ma ancor di più siamo a conoscenza del debole, soprattutto americano, di scivolare nella redenzione. Così personaggi che potrebbero elevarsi a veri e propri esempi da citare ammirati si riducono a semplici stereotipi, simboli del desiderio tipicamente umano di portare sulla “buona strada” chi appare come un vero e proprio misantropo.

“Bad Teacher” non è sicuramente uno dei migliori esempi di film che nascono cattivi e lo rimangono fino ai titoli di coda, ma il solo fatto che ci prova, sforzandosi fino alla fine di non cadere nel buonismo, gli fa meritare a mio avviso un riconoscimento positivo. Protagonista della storia è una professoressa, interpretata dalla fidanzatina d’America Cameron Diaz, che odia i bambini, trascorre le serate tra alcool e bong ed ha come unica ambizione quella di sposare uno stupido ricco disposto a finanziare ogni suo desiderio.

La rottura col fidanzato di turno la costringe a tornare a scuola e a fingere di insegnare, almeno fino a quando scopre del ricco premio in palio destinato al migliore insegnante dell’anno. Ma non fatevi incantare, non assisterete a nessuno sforzo per migliorare le conoscenze dei propri studenti, solo ad imbrogli degni dei migliori strateghi e colpi bassi dall’esito esilarante, il tutto condito da un linguaggio che farebbe impallidire i camionisti più scafati.

Una commedia divertente, senza intenzioni dichiarate di denuncia della società, con un cast che riesce a mantenere il buon ritmo della narrazione. Gli amanti di gossip gioiranno. Nel cast compare infatti Justin Timberlake, protagonista con la Diaz di una delle storie d’amore più seguite dello scorso decennio. E nel film, dopo anni dalla rottura, i due si ritrovano a recitare in una scena d’amore bollente quanto particolare…

Sicuramente da evitare se cercate una morale o qualsiasi forma di insegnamento, e soprattutto se non sopportate la demistificazione degli insegnanti, qui presente fin dai titoli di testa. Consigliato invece per trascorrere un paio d’ore in allegria e per vedere trionfare almeno una volta, salvo un paio di scivoloni sentimentali, la figura del cattivo.

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