Cowboys & aliens: recensione film

COWBOYS&ALIENS: LO STRAMBO E CUPO BLOCKBUSTER DI FAVREAU COINVOLGE E A TRATTI CONVINCE

Dopo l’esperienza Marvel dei due Iron Man, Jon Favreau si lancia su un progetto più atipico e, se i due film sull’uomo di ferro erano contraddistinti da uno humour brillante da commedia sofisticata, questo “Cowboy & Aliens” è decisamente più cupo.

Un uomo si risveglia nel deserto senza sapere chi è, con uno strano medaglione attaccato al polso. E’ un po’ smarrito, ma appena dei cacciatori di taglie cercano di aggredirlo, lui li stende con poche mosse. Si dirige verso la città di Absolution e poco dopo questa viene attaccata dagli alieni che riescono a rapire alcuni degli abitanti. Ignaro di quello che sta succedendo, riesce a capire che il suo medaglione è l’unica arma per distruggere quei ‘demoni del cielo’. Insieme allo sceriffo e ad alcuni strambi personaggi si unisce a una spedizione per cercare l’unico alieno caduto e, se possibile, trovare le persone rapite.

Decisamente un progetto strambo C & A: difatti molti a sentire il titolo potrebbero facilmente dire “A Hollywood non sanno più che inventarsi”.

Eppure non è andato bene negli USA rispetto a kolossal come “Capitan America” e “Transformers 3” e ciò dovrebbe attirare l’attenzione dei più dubbiosi. Infatti C & A a dispetto dell’accoglienza ricevuta è molto più divertente dei due titoli citati e per il sottoscritto insieme all’ultimo Pianeta delle scimmie è uno dei migliori blockbuster visti negli ultimi mesi. La pellicola di Favreau riesce a tenere sempre un livello di tensione alto, giocando bene con i canoni del genere western (non ne manca nessuno) e quelli della fantascienza, con gli alieni che vengono presentati poco alla volta per lasciare sulle spine lo spettatore. Ma ciò che colpisce di più è l’utilizzo di battute vecchio stile messe in bocca a Craig o a Ford dagli sceneggiatori in modo da far sembrare i loro personaggi il più ‘cool’ possibile. E la missione è riuscita! I due attori pur non creando qualcosa di nuovo riescono comunque a dar vita a dei personaggi stilizzati basati in parte sui loro ruoli passati.

D’altronde non poteva essere altrimenti visto che il film veniva pubblicizzato come il primo incontro tra “Indiana Jones e 007”. Il peccato è che come in tanti film del genere i personaggi di secondo piano, in particolare quelli interpretati dai talentuosi Sam Rockwell e Paul Dano, rimangono sullo sfondo e non riescono ad emergere a tutto tondo. Niente da dire invece su Olivia Wilde che appena entra in scena fa cascare la mascella al pubblico maschile e tra l’altro non recita neanche malissimo.

Condito dalle musiche tra ‘vecchio e nuovo’ del mestierante Harry Gregson-Williams, “Cowboy & Aliens” farà la gioia di chi cerca un prodotto d’intrattenimento alternativo e probabilmente convincerà i nostalgici dei western d’annata.

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