NUOVO THRILLER PER L’ACCLAMATO MODERNO MAESTRO DELLA SUSPENCE
Alla prima scena il pubblico sicuramente crederà di essere stato colpito da un déjà vù: un barbuto e sofferente James Caviezel non potrà non riportare alla memoria l’intenso Gesù di La passione di Cristo. Ma stavolta nessun Ponzio Pilato ordinerà flagellazioni e nessun Mel Gibson ne sarà il regista. Stiamo solo davanti alle prime scene di uno dei telefilm più attesi della stagione, Person of Interest. sul quale la CBS punta moltissimo, basti pensare che gli ha ceduto lo slot di CSI, sfrattando la serie dal suo posto all’interno del palinsesto dopo 10 anni.
Person of Interest ha già avuto dei feedback moto positivi n seguito ai test sul pubblico fatti alla CBS.
Il produttore esecutivo della serie è J.J. Abrams, garanzia dell’arte del nulla è impossibile, e il creatore è Jonathan Nolan, fratello minore del più famoso Christopher, e co-sceneggiatore de Il cavaliere oscuro e The Prestige.
La trama della serie, secondo la miglior tradizione Abrams, è molto complessa: John Reese (Caviezel) è un ex agente della CIA che si è lasciato andare in seguito alla morte della fidanzata. La sua vita riprende ad avere un senso e uno scopo nel momento in cui mister Finch, interpretato da Michael Emerson (il Ben di Lost, per intenderci) un enigmatico (proprio come il Ben di Lost, per l’appunto) riccone che possiede una lista di persone che saranno coinvolte in attività criminose. La lista, che potrebbe sembrare proveniente da chissà quale predizione astrusa, ha in realtà un’ origine abbastanza plausibile. E’ infatti lo stesso Finch che, su ordine del governo americano dopo l’11 Settembre, ha creato un programma in grado di elaborare una quantità enorme di dati tra i quali intercettazioni,e-mail, telecamere e chi più ne ha più ne metta al fine di predire il futuro e di divenire in grado di stilare una lista delle persone che saranno coinvolte in dei crimini. Una sorta di Grande Fratello capace di intercettare chi avrà a che fare col male che verrà senza essere in grado di dire, però, dove o quando. Il governo usa questa macchina per scovare i terroristi islamici mentre Finch nel suo piccolo la usa per i “crimini minori”.
La serie è costruita su due binari: da una parte ci sono i casi di punta e dall’altra le storie dei due protagonisti dall’intricato passato.
Ciò che colpisce del pilot è l’adrenalina che sa scatenare questa serie, pari a quella che mette sa mettere in moto il miglior Steven Seagal.
In realtà Person of Interest parte da un’idea già sviluppata da Tony Scott, dal quale sembra aver preso anche delle scelte registiche, in Nemico Pubblico cambiandone il punto di vista. Infatti se nel film di Scott seguivamo chi era spiato, qui seguiamo chi spia.
La serie ha tutte la carte in regola per poter diventare un cult di questa stagione delle prossime se sarà in grado di non cadere nella trappola della banalità o dell’eccessivo inverosimile.
SANDRA MARTONE