UN FILM DA VEDERE CON UN SUPERBO MICHAEL CAINE
Questo film è del 2009 ed è l’opera prima dell’ esordiente Daniel Barber (che prima di questo ha girato solo un cortometraggio “The Tonto woman”) e, naturalmente, non è stato distribuito in Italia. Chi vorrà godere di un’interpretazione magistrale e di una vicenda cruda, violenta e tristemente attuale dovrà acquistarne una copia in lingua originale.
È la storia del neo vedovo Harry Brown, interpretato dal “gigantesco” Michael Caine, che vive in un quartiere ormai sotto il giogo di una banda di adolescenti disturbati, delinquenti, spacciatori e tossicodipendenti pronti a tutto per una dose. Gli abitanti ne sono terrorizzati. Ogni giorno subiscono violenze verbali e fisiche di ogni genere. Risse, macchine date alle fiamme, case distrutte, omicidi.
Tutto questo solo per ammazzare il tempo, per diletto.
Harry Brown assiste passivo a tutto ciò. Evita semplicemente di scontrarsi con la baby gang, fino a quando il suo migliore amico, l’unica persona cara rimasta in vita, viene assalito e ucciso brutalmente…Vedrete un Michael Caine triste, ingobbito, depresso e dal passo claudicante trasformarsi con lucidità in un giustiziere scaltro, freddo, crudele.D’altronde Harry Brown è un ex Marine che ha combattuto nell’ Irlanda del nord e cerca solo di dimenticare quell’orrore. Lo sopprime e lo comprime in fondo allo stomaco per amore, prima di sua moglie poi per il suo amico. Di fronte all’inettitudine della polizia non fa altro che liberarsi e prendere il controllo pieno di se stesso e degli eventi.
La violenza delle strade è un tema molto attuale ed è rappresentato senza vergogna alcuna. Molte scene si potrebbero definire “forti” non solo per quello che mostrano le immagini ma per quello che rappresentano: il degenerarsi della piccola criminalità. Non è il risultato di povertà o bisogno. Non sono atti violenti rappresentativi di un ideale.
È la noia e la ricerca di forti emozioni che spinge la gang del film ad atti di indiscriminata violenza. E la paura, la frustrazione e la rabbia del protagonista sono il perfetto specchio di quello che proviamo noi quando sentiamo notizie tristemente simili a questa. Anche osservare la reazione di Harry Brown dà finalmente sfogo alla nostra rabbia sopita. Chi non vorrebbe vendicarsi, a sangue freddo, su assassini e rabbiosi delinquenti? Il nostro istinto viene completamente appagato dalle azioni del protagonista.
La morale forse no…