CHRISTIAN FILIPPELLA SI FA LARGO AD HOLLYWOOD
La contemporaneità cinematografica sta vivendo un momento di transizione. Al di là dei numerosi progetti che la filmografia occidentale considera in fase lavorativa, è innegabile come le idee originali siano un bene sempre più prezioso, in quanto raro. C’è un filone, però, che rimane prolifico sotto ogni punto di vista e che fa dell’alleanza italo-americana un caposaldo del cinema moderno: il pulp. Fin troppo spesso si è abituati a sentire il concetto di violenza rappresentata accomunato all’espressione censura, ma ciò nonostante la rappresentazione della violenza e l’immagine del male che ne deriva hanno un accettazione culturale che rimanda ad un piacere ludico una volta entrati in sala.
L’ultimo esempio di questo “manifesto” è l’opera di Christian Filippella “Silver Case”, film indipendente che dopo la premiere al Festival del Film di Roma ha vinto lo Spirit of Independent Award al Fort Lauderdale International Film Festival (il regista mostra il premio nella foto). Protagonista, tra gli altri, un ritrovato Eric Roberts. In una Los Angeles dal binomio costiero e inter-urbano, uno spietato produttore hollywoodiano, conosciuto come “il Senatore”, vuole distruggere il suo diretto concorrente, e per farlo è disposto a tutto. La mancata consegna di una valigetta argentata dal contenuto misterioso sarà la molla scatenante di una serie di eventi imprevedibili.
Dice Filippella: “Dopo aver perfezionato i miei studi di regia sia in Europa che in America, mi aspettavo di trovare molte opportunità di lavoro. Ma la verità era un’altra: nessuna porta sembra aprirsi di fronte a un giovane regista. Avevo davanti a me due vie da perseguire: ritornare in Italia e accedere ai fondi governativi che il Ministero mette a disposizione delle opere prime o rimanere negli States a tentare la strada della produzione indipendente. Ho scelto la seconda strada e Silver Case ne è il risultato: di questo film sono produttore, regista, autore, direttore della fotografia e montatore.”
Meditiamo sulle innumerevoli opportunità che ci lasciamo sfuggire.