IL DIRETTORE DEL TFF DIVISO TRA RINVII E INCASSI ALTI
Come definire un direttore di festival in preda a rabbia accecante? Furibondo e frustrato dall’organizzazione del Torino Film Festival. Gianni Amelio, il giorno dopo la sospensione alla kermesse di “Il giorno in più” con Fabio Volo, per favorire la stampa romana questa mattina, non ha usato mezze misure e, irritato per il trattamento che la casa di distribuzione ha avuto nei confronti del TFF ha dichiarato: “Se avessi saputo dell’embargo sul film non lo avrei preso in considerazione“.
Ha ragione o no Amelio a dichiarare il paradosso? Noi rimaniamo neutrali, proseguendo il focus sul festival che risulta essere l’unico in Italia che nel 2011 ha registrato un aumento di pubblico: “Rispetto alla passata edizione nei primi tre giorni di festival si è registrato un incremento del 7% per quanto riguarda gli incassi e la vendita di biglietti e abbonamenti”. Di questo sicuramente ne sarà contento Amelio…
L’iraniana Naghi Nemati, già ospite del festival nel 2007 con il suo primo lungometraggio Those Three, torna questo volta in competizione ufficiale con Seh-O-Nim/Three and a Half. Il racconto di tre detenute iraniane in fuga dal carcere con lo scopo di varcare il confine, ma il loro piano viene stravolto una volta accertata la gravidanza di una delle tre fuggiasche. “Spero che un giorno – dichiara il regista – tutti gli esseri umani potranno scegliere il
luogo dove vivere e viaggiare liberamente, senza l’esistenza di alcun confine a separare le loro esistenze”. Primo film italiano in concorso Ulidi Piccola mia, lungometraggio d’esordio del giovane Mateo Zoni. Liberamente tratto da “Fuga dalla follia – viaggio attraverso la Legge Basaglia” di Maria Zirilli, il film racconta con dolcezza la vita di un gruppo di ragazze in una casa famiglia.