CONTINUA LA MARATONA DEDICATA AD ANTEPRIME E RETROSPETTIVE
Le Vendeur di Sébastien Pilote, interpretato da un eccezionale Gilbert Sicotte che accompagna il film a Torino, è la commovente storia di Michael, vedovo vicino alla pensione che vende auto costretto a confrontarsi con la crisi economica che incombe. Di tutt’altro registro l’adrenalico Attack the Block di Joe Cornish, film di azione e avventura dove una gang di teenagers si ritrova ad affrontare l’invasione di mostri alieni nascosti in un palazzo, diventando così degli eroi.
Paesaggio con figure – Per la competizione documentari internazionali in programma The Color of Pain di Lee Kang-Hyun, sorprendente lavoro sulle forme di controllo dell’impatto disastroso dei processi produttivi su donne e uomini, candidato al premio Cipputi. Si prosegue con The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie Losier, ritratto intimo di due vite che l’amore e l’arte hanno trasformato radicalmente: Genesis P-Orridge, figura culto della musica underground, fondatore dei Throbbing Gristle e Lady Jaye sua compagna e collaboratrice.
Da segnalare l’attesa proiezione dell’ultimo lavoro di Woody Allen Midnight in Paris e la commovente storia di formazione in The Dynamiter dell’americano Matthew Gordon, presente in sala. Prosegue il concorso L’Orogenesi di Caldwell Lever, viaggio immaginario lungo le Alpi e l’Appennino, dalla creazione divina al Medioevo, narrato da Giorgio Albertazzi. Molto atteso è [S]Comparse di Antonio Tibaldi girato durante la lavorazione di “Terraferma”, il film di Emanuele Crialese premiato a Venezia e candidato all’Oscar per l’Italia.
Per il fuori concorso: in Inconscio Italiano di Luca Guadagnino, studiosi quali Del Boca e Dominijanni partono dall’esperienza coloniale italiana in Etiopia per riportare alla luce il rimosso fascista che ancora influenza l’Italia. Saranno presenti la sceneggiatrice Giuppy D’Aura e il montatore Fernando Cito Filomarino.
La sezione propone due giovani autori. Nel pomeriggio si segnala Record Future, esordio nella regia dell’attore giapponese Kentaro Kishi (tra i volti del parco attori della folleggiante casa di produzione Sushi Typhoon): una sorta di horror gotico senza brividi, ambientato in una scuola che è stata testimone del gesto disperato di un allievo. L’autore accompagna a Torino il film, assieme all’interprete Satoshi Kamimura e al produttore Tetsuya Shimizu. Dagli Stati Uniti proviene invece Brandon Cahoon (già al festival nel 2008 con Parde), che porta a Torino la sua opera seconda, Intro, un ritratto musicale dai margini dell’America contemporanea di cui è protagonista David Williams, un folk singer dello Utah, che il regista segue nel suo girovagare di bar in bar, di concerto in concerto.