QUALI SONO LE NUOVE SERIE DA SALVARE E QUALI DA CANCELLARE
Eccoci qui arrivati nel periodo dell’anno più triste per i serial addicted nel periodo che, nonostante le lucine e l’abbondanza di colori che il Natale porta con sé, per chi ama le serie televisive rimane spento. E’ l’ora della crudele pausa autunnale quella nella quale tutti i telefilm americani in quel delle emittenti statunitensi si bloccano, si fermano, vanno in ferie. Ma è anche l’ora di fare il punto delle situazione sulle novità che questa stagione televisiva ci ha proposto: chi salvare e chi buttare giù dal ponte, quali telefilm vale la pena seguire, quali vale la pena vedere e quali lasciar perdere una volta per tutte.
Partiamo dalle grandi produzioni e dai grandi nomi, quelli che sono o almeno avrebbero dovuto essere una garanzia. Partiamo da J.J. Abrams e Stephen Spielberg produttori esecutivi di due serie televisive attesissime all’inizio di questa stagione ovvero “Person of Interest” e “Terranova”. La prima che porta la scintillante firma del J.J. internazionale è decisamente un capolavoro puro a partire dagli attori sino ad arrivare alla trama mai scontata, mai banale e infinitamente dinamica. Il binomio James Cavielez-Taraji P. Henson risulta perfetto e il timore che si potesse trattare dell’ennesimo tecnologico crime è scemato sin dalla prima puntata.
Tanto entusiasmo purtroppo non si può palesare per “Terranova” di Spielberg. Nonostante i costi evidentemente altissimi della produzione e l’originalità dell’imput dal quale la storia è partita le puntate di “Terranova” si sono rivelate sino ad ora noiose, sopportabili solo in virtù del giurassico contesto nel quale i personaggi si muovono.
Perla di questa stagione televisiva è senza ombra di dubbio “Pan Am” la serie che tratta delle vicende delle hostess della compagnia aerea Pan America dove in ogni puntata viene toccata una città diversa e ricostruita perfettamente la situazione politica che negli anni della guerra fredda caratterizzava il mondo.
Un applauso e il consiglio di seguirla per chi ancora non se ne fosse appassionato va anche a “Ringer” la serie tv che ha segnato il ritorno di Sarah Michelle Gellar (che ne è anche produttrice) in un doppio ruolo. Tolta la perplessità iniziale dello spettatore nel vedere la Gellar non più nei panni della cazzutissima ammazzavampiri ma in quello di una bugiarda tossica ripulita e della gemella bastarda dell’upper east side la serie parte e parte bene. Misteri, sotterfugi, mariti scemi che più scemi non si può e una figliastra che sembra presa in prestito da una puntata di “Gossip Girl” rendono la serie leggera ma avvincente e il fatto che alla decima puntata non si sia ancora capito nulla rende l’idea quanto valga la pena seguirla.
Pollicione decisamente rivolto verso il basso per “Revenge” la serie che ha “rubato” la trama al capolavoro di Dumas “Il conte di Montecristo”. L’idea di un Edmond Dantès in gonnella non sarebbe stata male e neanche quella di trasportare il personaggio ai giorni d’oggi è sbagliata se non fosse che il risultato è la storia di una ragazza incazzatissima che fa fuori la stabilità di varie ricchissime famiglie degli Hampton senza neanche troppa fantasia.
Non eccelse ma interessanti entrambe le serie tv ispirate al mondo delle fiabe. Un punto in più rispetto a “Once upon a Time” va sicuramente a “Grimm” fosse solo per la novità di rendere quello che sarebbe stato un blando crime molto visionario senza però farlo diventare meno avvincente. “Once upon a time” sa decisamente di già visto ma si lascia guardare con la consapevolezza di poterne tranquillamente fare a meno.
Non si possono sicuramente lasciare fuori dal punto della situazione le sit-com specialmente se ne sono nate di eccellenti in questo autunno: “2 broke girl” è la storia di due ragazze a New York una, Max, cresciuta per strada e un’altra, Caroline, nata nella ricchezza e finita a lavorare con Max in una tavola calda dopo che il padre truffatore è andato a finire in carcere. Gli ambienti in cui la serie è girata, come spesso accade in questo genere di fiction, sono pochi e poveri ma i battibecchi e gli scambi di opinioni tra le due ragazze provenienti da emisferi di vita opposti sono esilaranti e degni di portarle nell’albo d’oro dei protagonisti delle situation comedy. Tolte le parentesi canterine della protagonista anche “New Girl” è una sit-com degna di nota: venti minuti piacevoli e disimpegnati da passare con Jess e i suoi coinquilini.
L’autunno appena trascorso ha portato parecchie novità sui nostri schermi e noi ci abbiamo messo il punto (della situazione).