Distribuzione indipendente: i film invisibili

LA SOCIETÀ ITALIANA DI DISTRIBUZIONE OFFRE UNA SANA ALTERNATIVA CINEFILA

Distribuzione Indipendente è giovane, è nata da pochi mesi, ma la rete che ha costruito si dimostra sempre più forte e in continua espansione. Una piccola società che ha già raggiunto un grande obiettivo: dimostrare che il cinema italiano indipendente non è morto e di cui, anzi, ce n’è una grande richiesta. Fondata e gestita da Giovanni Costantino, Alessandra Sciamanna e Daniele Silipo, offre un servizio necessario tanto agli artisti quanto al pubblico: scovare film “invisibili” e mostrarli finalmente al pubblico.

Film indipendenti, d’autore e di genere vanno a comporre un catalogo di 30 opere, suddiviso in quattro sezioni: lungometraggi “indipendenti” e “riscoperte”, cortometraggi e documentari. Ognuno di questi film è stato riconosciuto all’estero in svariati festival, ma non ha trovato nessuna distribuzione in patria. Dindi permette a tutti questi piccoli gioiellini della settima arte di arrivare al pubblico: film che girano all’interno di un circuito alternativo alle grandi sale, costruito su realtà come cineclub e cinecircoli, cinema d’essai e associazioni culturali di tutta Italia.

Titoli come “Falene”, “Il magico natale di Rupert”, il meraviglioso “SaGràscia”, il documentario “Inti-Illimani” e altri, sono stati proiettati con successo: il pubblico italiano mostra un grande interesse verso un cinema che non rispecchi le tendenze contemporanee, spesso non adatte a soddisfare tutti. Il contributo di Dindi alla distribuzione italiana è fondamentale, è il primo passo verso un cambiamento di estetica e di contenuto di cui il Paese ha (ormai da tempo) urgentemente bisogno.

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