Il restauratore: nuova fiction rai

LANDO BUZZANCA E MARTINA COLOMBARI INSIEME IN UNA FICTION MOLTO QUOTATA 

Il nuovo prodotto di Rai Fiction, “Il restauratore”, andrà in onda su Rai 1 a partire da domenica 8 gennaio, per sei prime serate. Un Mistery Fiction che vede protagonisti Lando Buzzanca e Martina Colombari nel ruolo di una coppia di restauratori che rilevano una bottega in Trastevere a Roma. Buzzanca è Basilio Corsi, ex poliziotto che ha finito di scontare una pena per omicidio e che, uscito di prigione, scopre di avere un dono: toccando gli oggetti da restaurare, può vedere cosa accadrà ai loro padroni al momento della restituzione e non si tratta mai di azioni positive, bensì di delitti.

Curiosa la regia, che unisce pratiche anni ’70 a soluzioni visive digitali di dubbia valenza semantica: due scelte molto lontane fra di loro che non si fondono per niente bene. Duole dire che la fotografia lascia molto a desiderare, così come il montaggio: visibilissime incoerenze fanno notare come alcune scene siano state tagliate bruscamente e mal ricollegate tra loro. Insomma, tecnicamente parlando, si tratta di un prodotto davvero pessimo. I produttori Rai invece, pare che non se ne accorgano, promuovendo la serie come di grande qualità.

La promozione maggiore è dedicata alla sceneggiatura: e qui si va di male in peggio! Dal punto di vista della scrittura, è un thriller a sfondo occulto che non offre nessuno spunto originale: trama di base e storie delle singole puntate molto semplici, che trattano le problematiche sociali dell’Italia di oggi in modo abbastanza scontato. I dialoghi e le conclusioni delle vicende sono un po’ in stile “Don Matteo”: molto di questa fiction di grande successo si ritrova anche in “Il restauratore”, ma non è certo un bene, a meno che non si ammetta che le fiction Rai (come le fiction Mediaset) vengono prodotte in base ad attente ricerche sul target e non certo in base al raggiungimento di una qualità estetica o artistica dell’audiovisivo.

 

Alla domanda di una presunta affinità con “Il tredicesimo apostolo” (fiction Mediaset record d’ascolti), la produzione si mostra infastidita e ribatte giocando la carta della psicologia e dei valori forti.

Il “dono” che Basilio acquisisce non apparterrebbe alla sfera del paranormale, ma a quella della psicologia. Si tratterebbe di una particolare sensibilità che il personaggio ha sviluppato in seguito ad un grande dolore provato in passato. Ci crediamo?

L’altro dato che differenzia “Il restauratore” dalla fiction Mediaset è la comunicazione di forti e solidi valori esistenziali, che in un periodo di crisi e malcontento come questo è necessario far arrivare ad un pubblico quanto più possibile vasto ed eterogeneo: a chi scrive sembra invece, che si voglia rassicurare il pubblico più anziano, con un prodotto che ripropone i “valori” che hanno sempre osservato, ed educare il pubblico più giovane ad una falsa moralità e ostentata retorica che sinceramente non convincono più nessuno. “Un progetto importante e strategico” dicono i produttori Rai: certo, strategico in quanto consolatorio.

A questo punto, è il pubblico ad essere sovrano, per cui si lascia aperta a lui (a voi) questa domanda: l’Italia vuole essere consolata o invitata al ragionamento?

 

Prima serata Rai 1: 8 gennaio
Regia: Giorgio Capitani, Salvatore Basile
Sceneggiatura: Salvatore Basile e dieci collaboratori
Attori: Lando Buzzanca, Martina Colombari, Paolo Calabresi, Marco Falaguasta, Caterina Guzzanti
Fotografia: Stefano Coletta
Montaggio: Alessandro Lucidi e Valentina Mariani
Musiche: Fabrizio Bondi

Produzione: Alessandro Jacchia e Maurizio Momi in co-produzione con Rai Fiction e Albatross Entertainment
Distribuzione: Rai Fiction
Paese: Italia 2012
Genere: Mistery Fiction in 6 puntate
Formato: Colore, digitale

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