PRESENTATO OGGI AL FESTIVAL IL DOCUMENTARIO SUL CANTANTE GIAMAICANO
Subentrato al regista americano Jonathan Demme, Kevin McDonald ha portato sul grande schermo la storia di uno dei più grandi nomi della musica internazionale, nonché uno dei cantanti più apprezzati e ascoltati al mondo: Bob Marley. Nome già conosciuto in quel della Berlinale, McDonald ha rivelato di essersi interessato al personaggio durante le riprese di uno dei suoi ultimi film.
“Quando ero in Uganda, per L’ultimo re di Scozia, rimasi sorpreso nel vedere quanto la figura di Bob Marley fosse presente li, nonostante la nazione non sia tra i paesi più sviluppati al mondo. Era una sorta di santo, una figura ispiratrice filosoficamente e religiosamente. È stato in quel momento, in quel mondo che ho iniziato ad interessarmi anche io a Marley, ma specialmente al perché avesse un impatto così rilevante sulla vita di quelle persone”.
Senza dubbio Marley è ancora attualmente una delle icone della musica, in particolar modo del genere “roots, rock, reggae”, come lui stesso lo definì attraverso una canzone. È stata una figura chiave nel panorama storico e politico del tempo, e i suo ideali sono condivisi anche dai giovani d’oggi: il cantante, durante tutta la sua vita, ha portato avanti infatti il valore della libertà, affiancato alla denuncia circa l’emarginazione dei poveri da parte del potere.
Tanto il materiale sul quale lavorare insomma, e a tutto ciò il regista ha aggiunto la visone di cortometraggi e video inediti, oltre l’aver intervistato persone a lui vicine, come per esempio la stessa famiglia. E proprio dalla famiglia arriva la notizia più importante. Ziggy Marley, figlio del cantautore, ha infatti recentemente annunciato: “Il documentario di Kevin è l’unico autorizzato da noi parenti. Conoscevamo già il suo lavoro, ma quello che ci ha convinto è stato la passione e l’interesse che ha mostrato per mio padre”.
