IL DOCU-FILM DEI FRATELLI TAVIANI PRESENTATO A BERLINO VERRÀ ACQUISTATO DA MOLTI PAESI ESTERI
“Cesare deve morire” ha messo d’accordo pubblico e critica al festival di Berlino: pareri positivi per tutti. Il successo del docu-film dei fratelli Taviani, girato nel carcere di Rebibbia con i detenuti del braccio di massima sicurezza, è stato soprattutto estero. Paesi come la Francia, la Spagna, il Brasile l’Iran e la Danimarca hanno mostrato grande interesse nell’acquistarlo. A Berlino, sono aperte le trattative anche con Giappone e Stati Uniti.
Il direttore commerciale della Rai, Luigi De Siervo, afferma: «Cesare deve morire dei fratelli Taviani è il fiore all’occhiello della nostra presenza». De Siervo ricorda inoltre che il successo del film ha inciso anche sul mercato inglese, australiano e coreano della prevendita di “The day of the siege” di Renzo Martinelli.
Insomma, sembra che i capolavori italiani siano più apprezzati all’estero che in patria. Come mai? La questione è sicuramente complessa e non sarà facile risolverla. Per il momento, ci accontentiamo di gioire di queste vittorie sia a livello economico che d’identità cinematografica nazionale.