ITALIA E USA, PATTO D’ACCIAIO TRA CINEMA E ARTE E LARGO SPAZIO AI GIOVANI
Los Angeles a Febbraio mostra il suo vero volto, una città che vive e si nutre ci cinema e si specchia negli abiti e nelle passerelle dei divi. Non sono solo personaggi famosi a calcare i red carpet della città, ma anche autori in cerca di fama e cineasti di talento spinti oltreoceano per tentare nuove esperienze. Giovani, affermati e non solo dunque, tutto ruota attorno all’opportunità di farsi conoscere e su questo preciso punto, oltre che con estremo successo, si è fatto strada “Film4Meeting, il primo appuntamento americano targato Film4Life (rivista online di promozione cinematografica).
La serata di gala, dopo l’opening di Roma nel giugno 2011, è approdata negli States come occasione di incontro, dialogo e riflessione sullo stato della comunicazione in ambito cinematografico, organizzato per dare ampia visibilità al mondo del cinema e ai suoi giovani professionisti di settore. Una splendida occasione promossa dal Direttore Simone Bracci, che guida una redazione interamente under 30, ed ha annunciato altri eventi di questo calibro nei prossimi mesi, in Italia ed in America. Proprio su questa scia si collega la diffusione del messaggio Arte, Cinema e Moda tanto caro alle celebrità locali, che è al contempo collegato strettamente ad un altro evento di rilievo qui in California: Il Los Angeles, Italia Film, Art and Fashion Fest.
La manifestazione ha aperto i battenti in pompa magna, unendo con sapienza e furbizia le differenti aree della show business italo-americano, puntando molto all’impatto delle proprie scelte sulla comunità italiana residente negli USA. Come dimostra l’omaggio voluto a Segio Corbucci, uno dei padri fondatori dello spaghetti western, genere amatissimo e da cui Quentino Tarantino ha preso spunto per il suo imminente “Django Unchained”.
Il festival nasce da un’idea di Pascal Vicedomini, produttore e promotore di alcuni eventi glamour in giro per gli States, tra cui il Capri, Hollywood e l’Ischia Global Film & Music Fest, sempre focalizzate sullo stretto rapporto di fratellanza e promozione reciproca tra questi due paesi amici. Che si onora e rispettano professionalmente parlando, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ottenuti da ambo le parti.
Ultimo in ordine di tempo è la candidatura agli Oscar della scenografa Francesca Lo Schiavo e di suo marito (art director) Dante Ferretti, nominati per il loro eccelso lavoro nel film “Hugo” di Martin Scorsese, ambientato in una Parigi d’epoca interamente ricostruita. “’La concorrenza che temo di più? Quella di “The Artist”, ha raccontato la Lo Schiavo, prima di recarsi al Festival di Vicedomini, che le assegnerà di persona l’Excellent Award, riconoscimento massimo della kermesse losangelina.
Tornando al lato glamour, dopo l’opening che ha visto sfilare Fausto Brizzi con Nina Senicar, Franco Nero, John Landis, Joe Mantegna, Renato Balestra e Joan Collins nei prossimi giorni spazio ad altri italiani da esportazione o ad italo-americani di lunga data. Personaggi dello spettacolo che saranno ospiti al Festival, così come martedì 21 presso l’Istituto Italiano di Cultura, partner ufficiale dell’evento, dove andrà in scena una serata di gala orchestrata dal direttore Alberto Di Mauro.
In chiusura, proprio alla vigilia degli Oscar, sono in programma due documentari passati all’ultima Mostra di Venezia e molto apprezzati da pubblico e critica: “Questa storia qua” di Alessandro Paris e Sybille Righetti, docufilm su Vasco Rossi, e” Pivano Blues”, regia di Teresa Marchesi, un omaggio a Fernanda Pivano, famosa interprete della letteratura americana del ‘900, a conferma della sempre più solida connessione tra Italia e Stati Uniti d’America.