L’ATTORE ITALO-AMERICANO PARLA DEL SUO ULTIMO FILM E DEI SUOI SOGNI CINEMATOGRAFICI
Tra qualche ora andrà in onda su Iris l’intervista di Anna Praderio a Nicolas Cage. L’occasione della chiacchierata è l’uscita del suo ultimo film Ghost Rider – Spirit of Vengeance, nelle sale italiane dal 23 marzo. Ai microfoni della giornalista del Tg5, l’attore di origini italiane promuove la pellicola e racconta il suo personaggio. “Sono felice di interpretare di nuovo il motociclista della Marvel Comics, perché i supereroi dei fumetti rappresentano la mitologia americana moderna”.
L’opera è il sequel di Ghost Rider uscito nel 2007, di cui l’interprete principale era sempre Cage. A differenza della prima pellicola dove l’attore personificava solo Jhonny Blaze, versione “umana” del personaggio, in quest’ultimo incarna anche la parte del demone: per farlo, molte scene sono state girate con la tecnica della motion capture. A tal proposito, afferma: “sono quel tipo di uomo che adora farsi mettere un costume con lingue di fuoco e lanciarsi in un inseguimento mozzafiato.. è tutto così eccitante!”.
La figura femminile a fianco del primo Oscar questa volta non sarà la bella Eva Mendes, ma Violante Placido. “Gli occhi di Violante riescono ad esprimere la tristezza, il male di vivere. Quando la guardo penso a Catherine Deneuve da giovane”. Chissà come prenderà questa affermazione la figlia di Michele Placido. E a proposito dell’Italia e delle sue origini italiane, ha raccontato che ogni volta che torna nel Belpaese visita monumenti o opere d’arte per conservare un rapporto con le sue radici.
Sarà forse a causa di questo sentimento che lo lega al paese in cui è nata la sua famiglia che uno dei suoi sogni, cinematograficamente parlando, è lavorare con Dario Argento? Nell’intervista infatti Cage ha affermato: “ m’interessano i personaggi profondi e tormentati, che spingono a riflettere sui confini della vita. Sono le due facce del mio lavoro di attore e vorrei continuare a esplorarle entrambe. Vorrei fare un film con Argento, perché è un regista che non ha paura di osare con l’immaginazione e di esplorare i suoi incubi”.