SIMPATICA COMMEDIA SUL MONDO DEI RAGAZZI PRODIGIO DEL CINEMA
JC non è un ragazzo come gli altri. A 16 anni ha già vinto la Palma d’oro ed è sempre alla ricerca di possibili spunti per il prossimo film che Deve essere un capolavoro. D’altro canto il nuovo ‘Citizen Kane du cinéma’ a sentire le sue parole sembrerebbe proprio lui. Eppure questa sua presunzione e voglia di attenzione metterà in crisi il suo rapporto con i genitori e con la ragazza: questi decidono di abbandonarlo, quando il ragazzo diventa oggetto di un documentario, con tanto di troupe che lo segue in ogni momento della giornata. E’ arrivato dunque il momento di valere come Uomo anche sul piano dei sentimenti per il ragazzo con le iniziali di Jesus Christ.
Vincent Lacoste dopo il successo in Francia de “Les Beaux Gosses”, uscito in Italia con una distribuzione pessima e il titolo “Il primo bacio”, torna alla riscossa con l’opera prima di Jonathan Zaccai, attore che in passato ha avuto la fortuna di lavorare, tra gli altri, con Jacques Audiard (“Tutti i battiti del mio cuore”). Il film ha la particolarità di essere uno dei primi mockumentary girati in terra transalpina: assistiamo a un mese di vita di JC e a tutti i suoi incontri con gente del cinema, conflitti con i ragazzi della sua età e avvenimenti al limiti del surreale tipici di chi vive tra scuola e glamour.
Ovviamente è una piccola commedia, semplice, verrebbe da dire ‘terra terra’, ma Lacoste che con il suo umorismo tipicamente yiddish sembra voler fare il verso a Woody Allen o lo sfortunato protagonista di “A serious man” o di qualunque film comico dei fratelli Coen riesce ad alzare questa pellicola dalla maggior parte delle commedie dal sapore fin troppo ‘bourgeois’ che invadono al giorno d’oggi le multisale francesi. Non è satirico come vorrebbe, ma tiene attaccati alla poltrona per tutti i suoi 80 minuti e in qualche scena grazie al suo scatenato protagonista riesce ad essere veramente esilarante.
Non un film indimenticabile, ma un divertente quanto insolito omaggio all’arte del cinema che al tempo stesso è anche una parabola sulla crescita come se ne sono viste poche negli ultimi mesi…