SENOFONTE NELLA LUNGA E BUIA NOTTE NEWYORKESE.
La caccia è aperta. I Guerrieri sono in fuga, sono la preda. New York è il campo di battaglia. Centomila criminali, appartenenti alle più importanti gang della città, e ventimila poliziotti sono tutti lanciati in un frenetico e delirante inseguimento per stanare la volpe dalla sua tana. I Guerrieri devono pagare. Devono morire. Tutti.
Qualcuno ha freddamente assassinato Cyrus, un carismatico capobanda, il cui scopo era prendere il completo controllo di NY coordinando tutte le gang di microcriminali. Lo stesso qualcuno ha accusato i Guerrieri dell’omicidio. Ora sono soli e devono sopravvivere. Dovranno “combattere tutta la notte per salvare la pelle”.
Tratto dall’omonimo romanzo di Sol Yurik, “The Warriors” (titolo originale) è liberamente ispirato all’ “Anabasi” di Senofonte (IV secolo a.C.). Nell’opera dello storiografo greco viene documentata la furiosa lotta per la sopravvivenza che un’armata di mercenari greci è costretta ad attuare attraversando tutto il territorio persiano, nemico quindi, prima di giungere sulle coste del Mar Nero.
La pellicola di Walter Hill diventa presto un punto di riferimento, un’icona, simbolo di un movimento iperrealista, crudo e violento che influenzerà e rafforzerà tutta una corrente cinematografica. Girato in 60 notti (da mezzanotte alle 8:00), “I Guerrieri della notte” mette in mostra la faccia buia e oscura della metropoli. Il pericolo si annida dietro ogni angolo e le probabilità di fuga e salvezza hanno un crollo verticale minuto dopo minuto. Perfino New York diventa un’ambientazione estremamente claustrofobica nella quale è difficile perfino respirare.
I colori, i neon, la metropolitana, i primi piani, i dialoghi, le musiche (davvero eccezionali!): nulla è lasciato al caso e ogni singolo pezzo del puzzle si rivela eccelso e fondamentale per suggestionare lo spettatore e creare un’empatia di forte impatto. Cugino del distopico “Arancia meccanica”, “The Warriors ” si merita a pieni voti il titolo di cult movie che non dovrebbe mai mancare in nessuna videoteca.
Notizie e curiosità:
- Una vera gang, The Mongrels, proteggeva le apparecchiature della troupe per 500 dollari al giorno.
- Per il grande raduno iniziale sono state usate più di 1000 comparse.
- In origine sarebbe dovuto essere narrato da Orson Wells.
- Ronald Regan è stato un grande fan di questo film.
- Indispettiti dal rumore notturno, alcuni abitanti urinarono dalle finestre … sulla troupe.
- Le riprese vennero interrotte svariate volte per la moltitudine di fan accorsi e, una volta, a causa di una reale azione di polizia.
- “Guerrieri… giochiamo a fare la guerra?” la frase fu ispirata dalle reali minacce che l’attore David Patrick Kelly subì da bambino.