Gladiatori di roma: la rainbow cgi punta in alto

IL FILM DI STRAFFI SULLA CARTA PRONTO ALLA CONCORRENZA CON GLI STATI UNITI

La Rainbow CGI abbandona le Winx e si tuffa nel peplum, d’animazione ovviamente. Dopo quattro anni di lavorazione è pronto la sua terza produzione: Gladiatori di Roma, che arriverà in sala il prossimo 19 ottobre. La società di Igino Straffi, anche regista della pellicola, utilizza in toto la tecnica 3D per catapultarsi nella Roma Antica, dove Timo, giovane orfano, diventerà suo malgrado un gladiatore…per amore.

Gli studi della Rainbow sono al tecnopolo di Talenti, a Roma, e ci lavorano oltre 500 persone, una serie incredibile di professionalità messe al servizio dell’animazione digitale da grande schermo, per arrivare a realizzare un prodotto in alta definizione che soddisfi l’esigente palato di un pubblico internazionale.

La preparazione del film inizia con uno storyboard che diventa sceneggiatura, poi la bozza arriva ai reparti creativi costituiti da disegnatori e modellatori che danno il via alla storia, visivamente parlando, solo successivamente il prodotto approderà sulle scrivanie dei reparti tecnici. Qui la maestria prende vita in arte e dei personaggi del film verranno delineati profili, movenze, microespressioni e ogni algoritmo necessario per realizzare un film ad alto budget, che non è un cartoon, ma una vera e propria esposizione digitale in formato audiovisivo.

Luca Argentero, Laura Chiatti e Belen saranno le voci italiane, scelta ricaduta in piena campagna marketing su volti noti del cinema e della televisione. Vi assicuriamo, grazie al giro panoramico degli studios, che l’effetto al cinema sarà alla pari di un lavoro Pixar. 

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