E INTANTO PROSEGUONO LE ILLAZIONI SULLA STRAGE DI DENVER
Con molta probabilità il week end appena concluso verrà ricordato nelle cronache per la terribile strage andata in scena in un cinema alla periferia di Denver, dove vittime innocenti sono state bersaglio della follia perversa di un singolo individuo.
Un tragico episodio che si lega tristemente all’uscita nelle sale americane, e di molti altri paesi del mondo, dell’ultimo film di Nolan, The Dark Knight Rises. Il destino beffardo ha voluto che proprio durante la proiezione dell’attesissimo episodio finale di questa saga, un 21enne decidesse di entrare nel bel mezzo dello spettacolo per sparare in maniera indistinta sulla folla.
I personaggi della pellicola, sono così diventati gli eroi negativi di tutta questa vicenda, presi a pretesto da gran parte della stampa come modello negativo per la società, rei di aver ispirato i fatti del 20 luglio scorso.
Senza voler approfondire nel merito la questione, a chi scrive, preme sottolineare soltanto l’estrema semplicità nel ripararsi da giudizi e critiche che dovrebbero colpire il singolo, per dipiù quasi certamente affetto da manie di protagonismo e non del tutto sano di mente, accusando nello specifico la storia raccontata in un opera frutto della fantasia come un film.
Bisogna smetterla di condannare aprioristicamente quella che il filosofo Popper chiamava “la cattiva maestra televisione”.
Non sempre i modelli che ci vengono offerti dai mezzi di diffusione di massa sono i migliori in assoluto, ma non bisogna per opposto credere che la finzione cinematografica sia all’origine del gesto del criminale John Holmes.
E’ un esercizio complesso e spesso fuorviante quello di voler interpretare i processi mentali che spingono un essere umano a compiere un tale gesto. Così complesso che non si può ridurre tutto ad un semplice tentativo di emulazione del Joker cinematografico, così come riportato da molti, solamente perché il giovane americano si era tinto i capelli di rosso.
La notizia è che 12 persone, innocenti, hanno perso la vita e la giustizia americana, già al lavoro con un processo in mondovisione per l’imputato, saprà attribuire le giuste responsabilità e le conseguenti condanne.
La cronaca nera ancora una volta ha fatto incetta dei titoli dei principali quotidiani, ma nella notte è altresì arrivato il dato ufficiale degli incassi registrati dal film nelle prime 72 ore di distribuzione negli States. Così come ampiamente previsto si è raggiunta la cifra record di 161 milioni di dollari, un primato che ha migliorato di qualche milione il precedente debutto di The Dark Knight (fermatosi a quota 158).
A questo bel gruzzoletto bisogna poi aggiungere gli oltre 90 milioni di dollari incassati nel resto del mondo, che fanno lievitare la cifra complessiva a quasi 250 milioni.
La propaganda contro il film, fortunatamente, non ha funzionato a dovere….