Un anno da leoni: recensione

LA PRIMA COMMEDIA SUL ‘BIRD-WATCHING’ CAPITANATA DAL TRIO MARTIN – BLACK – WILSON

GENERE: COMMEDIA

USCITA: 27.07.2012

Capita poche volte di assistere a uno scontro tra alcuni dei più apprezzati attori della commedia a stelle e strisce. Ma nonostante questo la pellicola che vede assieme Steve Martin, Jack Black e Owen Wilson, Un anno da leoni, negli USA è stato un sonoro flop in patria, come a testimoniare il difficile periodo che sta vivendo la star di School of rock, vero protagonista del film, che da un bel po’ di tempo non sembra più gradito al pubblico americano.

Il ‘big year’ è un fenomeno assai importante per gli appassionati di ornitologia: si tratta di una competizione tra ‘bird-watchers’ che nell’arco di un intero anno si impegnano a cercare le più disparate specie di uccelli e magari fotografarli. Fin’ora è stato Boostick (Wilson) il mito incontrastato di questi tornei non ufficiali, l’unico che è riuscito a osservare più di 700 specie nell’arco di un anno. Solo gli inesperti, ma altrettanto appassionati Brad Harris, tranquillo impiegato di una centrale nucleare, e Stu Preissler, capo di un’impresa multimilionaria, possono cercare di tenergli testa. Inizia la sfida…

Leggendo la trama, la domanda più spontanea che puo’ sorgere nella mente di un lettore casuale puo’ essere: che cosa me ne puo’ fregare a me di certi tizi che guardano degli uccelli (niente doppi sensi per favore…) per un’ora e mezza? C’è da dire che non sarà stato facile trasporre l’omonimo romanzo di Mark Obmascik per il grande schermo, ma fortunatamente David Frankel (Il diavolo veste Prada) con l’aiuto dello sceneggiatore Howard Franklin, è riuscito pienamente nel suo intento. Fin dall’inizio si avverte una certa freschezza nella messinscena e si nota perfino una certa vivacità nelle situazioni e nei dialoghi: niente di troppo originale, ma i riferimenti ai classici del genere sono ben bilanciati assieme ad alcune novità che lasciano il segno.

Le tre star del film fortunatamente non deludono e grazie al cielo troviamo Steve Martin intenso e solare come non si vedeva da tempo, facendoci dimenticare le commedie per famiglie che avevano rovinato l’ultima parte della sua carriera (soprattutto agli occhi dei fan). Fa un po’ strano invece vedere dei miti di sit-com di culto come Joel McHale (Community) e Jim Parsons (Big Bang Theory) in ruoli macchiettistici di pochi minuti e soprattutto quasi per niente incisivi:  si spera che i due talentuosi attori trovino migliori chance di esprimere il loro talento sul grande schermo prossimamente. Un anno da leoni (The big year, in originale) rimane comunque una tra le commedie migliori uscite da Hollywood negli ultimi anni ed è un peccato che non abbia incontrato i favori del pubblico. Un film finalmente sereno, capace di metterti di buon umore pur con l’eccessiva semplicità del suo messaggio: va’ bene avere hobby e passioni insolite, ma la famiglia viene sempre prima di tutto. Forse un po’ forzato, ma va’ bene anche così, per il bene di un sorriso.

PS: Bisognerebbe fare una petizione per riassumere il vecchio doppiatore di Jack Black. Quello nuovo è pessimo…

 

(1 Agosto 2012) 

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