DE MATTEO RACCONTA IL DIFFICILE MONDO DEI PADRI SEPARATI
GENERE: Drammatico
USCITA: 14 settembre 2012
“Il divorzio è per ricchi” non è solo un diffuso modo di dire e una battuta del primo film italiano presentato a Venezia nella sezione Orizzonti; è anche il riassunto di un disagio, dolore e sofferenza. Perché è di questo che parla Gli equilibristi di Ivano De Matteo. Un padre affettuoso e presente che, nonostante il suo onesto lavoro di dipendente comunale, a causa del divorzio finisce in un vero e proprio incubo fatto di debiti e sensi di colpa.
La storia viene raccontata in modo molto lento e cadenzato, probabilmente con l’obiettivo di trasmettere l’angoscia del protagonista interpretato da Valerio Mastrandrea. Quello che colpisce del film al di là della struttura o della narrazione è il tema in sé, la denuncia sullo stato di precarietà in cui vivono molti padri separati dei quali non si parla mai quando invece bisognerebbe conoscere la loro condizione.
Il protagonista è un uomo che ha tradito la moglie ma non per questo non ama la sua famiglia e i suoi due figli con i quali ha uno straordinario rapporto. Nel momento in cui lascia la casa si ripromette di fare tutto il possibile per continuare a proteggerli, ma tra le rate del muto, l’affitto della stanza e gli alimenti non riesce a mantenere uno stile di vita decoroso per sé e la propria famiglia. Nonostante sia anche disposto a mettersi totalmente in secondo piano nella difficile rincorsa contro il tempo e i debiti. Tutto questo per non deludere i propri figli.
Gli equilibristi è dedicato a tutti quei padri che compiono sacrifici enormi per le loro famiglie; è anche un omaggio a quegli enti benefici che si occupano di queste persone e della loro dignità. È, infine, anche un messaggio rivolto alle famiglie perchè in certi casi possa essere messo da parte il rancore o la rabbia per aiutare chi si ama.
Il lavoro di De Matteo va visto per comprendere fino in fondo un lato della nostra società che molti di noi ignorano o fingono di non conoscere.