IN CINQUE ANNI SONO 350 NOSTRI FILM DISTRIBUITI ALL’ESTERO, GOMORRA CAMPIONE D’INCASSI
Venezia 69. Il direttore Barbera sembra indicare una via d’uscita “strana” al presidente Baratta. Così non è, anzi, parlando di cinema italiano “abbiamo la possibilità di produrre film che possono circolare nel mondo ad alti livelli.” Questa convinzione, espressa dal Presidente dell’ANICA Riccardo Tozzi in apertura del Convegno “il cinema italiano all’estero”, è stata sicuramente corroborata dai dati fornitici, realizzata in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia ICE, presentata oggi al Venice Film Market della Mostra del Cinema di Venezia.
Dei 612 film di nazionalità italiana prodotti nel quinquennio, infatti, circa 350, ovvero quasi il 60%, hanno preso la strada dei mercati stranieri. Il valore commerciale delle transazioni ammonta più o meno a 45 milioni di euro, che sta a significare il 7-8% dell’investimento dei privati nella produzione, percentuale considerata ancora troppo bassa rispetto alle potenzialità del nostro cinema. Però il numero di pellicole italiane che hanno riscosso interesse oltreconfine incoraggia a trovare nuovi strumenti di promozione e di diffusione del prodotto cinematografico nazionale.
Tra i titoli italiani che hanno avuto una distribuzione nelle sale europee il film che risulta essere più visto, nel periodo 2006 – 2010, è stato Gomorra, di Matteo Garrone, che ha totalizzato in 13 paesi ben 1 milione 652 mila spettatori. Segue, con poco meno di un milione di spettatori Winx club – Il segreto del regno perduto, poi Pranzo di ferragosto (558 mila presenze), e Mine vaganti (525 mila spettatori).
Il dibattito seguito alla presentazione dei dati ha visto la presenza di Paola Corvino, presidente degli esportatori (UNEFA), che ha insistito nel chiedere strumenti concreti per migliorare la presenza dei nostri film all’estero. Riccardo Monti, neo presidente dell’Agenzia ICE che ha messo in luce lo sforzo per integrare le diverse realtà italiane presenti all’estero e preposte alla promozione e alla diffusione dell’industria e della cultura italiana all’estero, ponendo il cinema come elemento di spicco di tale progetto.
Le conclusioni di Tozzi, hanno sottolineato la necessità di fare maggiore sistema soprattutto sulla comunicazione e di creare strutture di coordinamento più forti tra le realtà che promuovono il nostro cinema e, più in generale, l’industria culturale italiana all’estero.
(4 settembre 2012)