QUALCHE CHICCA PER ANDARE A VEDERE IL FILM DI RIDLEY SCOTT PREPARATI
La pellicola di Ridley Scott, sorta di prequel di Alien (1979), sbarca finalmente nel nostro paese questo weekend, il 14 settembre in 550 copie, la maggior parte delle quali proietterà il film in 3D. Prometheus, distribuito dalla 20th Century Fox, esce a distanza di circa tre mesi dall’uscita statunitense: della serie ‘meglio tardi che mai’.
Di seguito alcune curiosità sull’evento fantascientifico dell’anno.
1-Il film è costato circa 130 milioni di dollari, ma fin’ora è riuscito a incassarne quasi 400 in tutto il mondo.
2-L’edizione Home Video prevista per il 18 settembre negli Stati Uniti prevede 30 minuti di scene inedite e oltre 3 ore di contenuti speciali.
3-Già nel 2002 Ridley Scott disse che era interessato a tornare all’universo di Alien, volendo approfondire le origini della creatura disegnata da H.R. Giger e dello ‘space jockey’, l’essere che appare brevemente nel capolavoro del ’79 come il cadavere di un pilota extraterrestre trovato nel relitto dell’astronave. Anche Sigourney Weaver era interessata a ritornare nei panni di Ripley e ci fu un tentativo da parte di James Cameron di scrivere una bozza di sceneggiatura da mostrare a Scott. Il film di Paul W. S. Anderson Alien vs. Predator mise a tacere la faccenda per un po’ e Cameron si dedicò ad altro…
4-Quando nel 2009 la Fox ebbe l’intenzione di produrre un ‘reboot’ della saga fantascientifica, Ridley Scott voleva affidarne la regia al giovane Carl E. Rinsch, fino a quel momento regista solo di alcuni corti. La Fox però era disposta a finanziare il progetto, solo se Scott si occupava della regia. Rinsch esordirà comunque nel 2013 con il lungometraggio con Keanu Reeves 47 Ronin.
5-Il titolo iniziale era Paradise in riferimento al Paradiso Perduto di Milton, ma secondo Scott poteva rivelare troppo sulla storia del film. Fu uno dei capi della Fox a suggerire il titolo che tutti conosciamo.
6-Secondo le parole di Scott Alien è stato il punto di partenza per la pellicola, ma con il tempo si sono le poste le basi per una nuova appassionante mitologia in cui i fan troveranno il DNA della saga, ma anche moltissimi elementi che all’epoca del primo film Dan O’ Bannon e gli altri sceneggiatori ignoravano totalmente.
7-Il concetto iniziale deriva dal lavoro letterario Chariots of the gods? del tedesco Erich Von Danichen, saggio che parte dalla base secondo cui molte antiche civiltà erano in contatto con civiltà extraterrestri, fornitrici di beni di primo livello. Secondo lo scienziato furono queste civiltà a porre le basi per le religioni.
8-Nella prima scena vediamo la cascata di Dettifoss, in Islanda, tra le più grandi del mondo. La produzione cominciò l’11 luglio 2011 presso il vulcano islandese Hekla. L’Islanda secondo il regista inglese ha dei paesaggi dal gusto giurassico che si sposano benissimo con ciò che il film vuole comunicare. Riprese aggiuntive sono state fatte anche nell’isola di Skye in Scozia e nella Ciudad de la Luz in Spagna.
9-Scott, a differenza di altri registi, ha preferito non utilizzare il ‘green-screen’, ricorrendo sempre a vere scenografie, e dove andavano inseriti effetti in cgi, metteva degli oggetti per guidare meglio le direzioni degli sguardi degli attori. Le riprese sono state effettuate con cineprese di ultima generazione, come la RED Epic 3D. Il 3D è quindi nativo.
10-La campagna virale del film è stata tra le più grandi e seguite del web. Su youtube sono ancora visibili spot che pubblicizzano la messa sul mercato degli androidi David (il personaggio interpretato da Fassbender) e filmati riguardo la Weyland Corporation, la multinazionale comparsa anche negli altri film della saga. La pubblicità ha coinvolto anche luoghi pubblici: ad esempio, per un breve periodo a Parigi è stato allestito nella linea 9 della Metropolitana uno stand allestito come il set del film.
(13 settembre 2012)